Indice
Da sempre le decorazioni applicate sono state utilizzate per abbellire i manufatti. L’impiallacciatura è stata usata a lungo come mezzo decorativo e la naturale diversità di venatura e colore ha fornito agli artigiani una ricca ‘tavolozza” da cui tagliare e assemblare decorazioni geometriche e libere, dette intarsi. Gli artigiani del passato, desiderosi di esprimere il proprio virtuosismo. portarono le tecniche dell’intarsio a livello di arte e crearono decorazioni elaborate basate su forme naturali. L’intarsio è ancora praticato industrialmente sotto forma di decorazioni a intarsio da applicare. Attualmente questa tecnica ha ripreso a rifiorire grazie all’interesse dimostrato da numerosi dilettanti, che spesso riescono a creare opere di grande bellezza.
Lavori a intarsio
I disegni a intarsio si possono tagliare con il seghetto da traforo o con il taglierino. In genere si usa il sistema del seghetto per tagliare torme complicate in più fogli di piallaccio mentre quello del taglierino per i piallacci singoli, come nei quadri a intarsio, per esempio.
Poiché il taglio accurato delle parti richiede abilità, è consigliabile fare pratica su piallacci di scarto prima di affrontare l’opera vera e propria. Si può progettare l’opera, ma per iniziare sono consigliabili le confezioni contenenti il disegno e tutti i materiali necessari.
Per realizzare disegni propri. si deve raccogliere una vasta gamma di piallacci; solo dopo aver collocato il piallaccio nel contesto è possibile vedere se produce l’effetto desiderato.
La riuscita del lavoro non si basa solo sull’abilità di taglio e di unione dei pezzi, ma anche nell’interpretazione artistica dei piallacci prescelti.
TAGLIO A SEGA
Le decorazioni prodotte industrialmente sono tagliate da mazzi di piallacci sul “cavalletto da intarsio”, attrezzo da specialisti su cui l’operatore sta seduto e aziona il seghetto alternativo da traforo mentre tiene i piallacci nella morsa azionata a pedale. I singoli mazzi sono maneggiati nella morsa con la sinistra, mentre con la destra si aziona orizzontalmente il seghetto. Le varie parti sagomate sono assemblate su tavoli piani e tenute insieme con fogli di carta gommata.
Taglio con il seghetto da traforo
Il seghetto da traforo, con motore elettrico, rende più facile il lavoro di taglio dei piallacci. In alternativa si usano archetto da traforo e tavolo di taglio tradizionali. Tagliare con cura numerosi strati con l’archetto da traforo è difficile. ma si possono segare con relativa facilità disegni composti da due piallacci contrastanti.
Taglio contemporaneo di due piallacci
Si scelgono i piallacci: uno per lo sfondo e l’altro per l’inserto. Una volta assemblati, si hanno due motivi identici a colori invertiti una volta assemblati. I pezzi si tagliano 12 mm circa più larghi del disegno. Con la carta gommata si fermano i piallacci tra due piallacci di scarto come rinforzo, posati con le fibre in direzioni opposte (1).
Si inserisce la lama nel foro d’inizio vicino a una linea centrale e si fissa la lama stessa all’archetto. Tenendo con forza l’insieme sul tavolo, si sega con cura lungo la linea (2). Si ruota il tutto per presentare come necessario la linea al tagliente.
Si assemblano i pezzi tagliati e si fermano insieme con il foglio di carta gommata. Si riempie la strada con turapori colorato, passandolo sulla faccia posteriore, quindi si pulisce con lo straccio preparandolo per la posa una volta asciutto.
Ricalco del disegno
Si esegue il disegno al tratto direttamente dall’elemento prescelto. Se la scala non è corretta, lo si riproduce con il sistema della quadrettatura o con la fotocopiatrice che permetta di ridurne o ingrandirne le dimensioni. Quest’ultima è particolarmente utile perché, oltre a modificare le dimensioni e a produrre rapidamente numerose copie. permette di stampare il disegno stesso sul piallaccio per ottenere l’immagine speculare, passando il ferro da stiro caldo sul retro della fotocopia.
Nel sistema tradizionale di riproduzione di numerose copie identiche e immagini speculari si passava con la ruota a punte su tutte le linee del disegno perforandole. Poi si cospargeva di polvere di bitume che, passata attraverso i fori, era poi fusa sulla carta riscaldandola.
QUADRI A INTARSIO
L’arte dei quadri a intarsio si basa sull’uso delle caratteristiche naturali dei piallacci per interpretare colori, grana, luci e ombre dell’originale.
Scelta del soggetto
Tutti i soggetti (animali, piante, paesaggi marini e terrestri, ecc.) possono essere realizzati a intarsio.
Le fotografie sono una buona fonte di riferimento da cui tracciare i propri disegni, specie quelle con superfici ben delineate.
Le fotografie mostrano le forme in tutta la loro complessità, pertanto devono essere semplificate per il disegno dell’intarsio. I vari elementi si possono riportare solo a contorno, ma l’ombreggiatura sottile che dà loro forma deve essere interpretata con sensibilità artistica. Le ombre tendono, per la natura della tecnica, a essere nettamente definite: ma grazie alla scelta attenta dei piallacci e all’uso della tecnica di scuritura, si possono creare tonalità graduate per produrre l’effetto tridimensionale.
Primi lavori a intarsio
E’ meglio iniziare con le confezioni apposite in cui i piallacci sono già stati selezionati e numerati in riferimento al disegno-guida stampato. Tuttavia i piallacci selezionati devono ancora essere orientati per ottenere l’effetto corretto sulle superfici da rappresentare e soprattutto devono essere tagliati con precisione.
Il sistema a finestra
I piallacci per i quadri a intarsio si tagliano uno alla volta e con il taglierino a punta ben affilato.
Il sistema a finestra permette di provare le interrelazioni tra i pezzi di piallacci prima del taglio.
Il disegno è riportato sul piallaccio dello sfondo o sulla guida in cartoncino. Dopo aver ritagliato una sagoma, si colloca il piallaccio dietro la finestra provandone l’effetto e il colore.
Poi lo si taglia nella forma esatta, usando la finestra come modello. Si tagliano e si riempiono le finestre successive sino a completare il disegno come il foglio dell’impiallacciatura pressata sulla base.
Applicazione del sistema a finestra
Con il nastro adesivo si incerniera il disegno al bordo superiore della guida di cartoncino. Si posa la carta carbone sotto il foglio del disegno e si tracciano le linee del perimetro e su tre bordi i segni degli assi (1).
Poi si tracciano gli elementi principali del disegno, tralasciando i particolari più piccoli. Si ritaglia un elemento principale solo, seguendo con precisione il contorno ma lasciando che i bordi sporgano dal perimetro (2).
Si posa il piallaccio prescelto dietro la finestra e lo si posiziona in modo che le fibre producano l’effetto migliore. Lo si ferma leggermente in posizione con la carta gommata, poi si incide il piallaccio con il taglierino, usano la finestra come modello (3). Si rimuove il piallaccio e lo si taglia in misura, quindi lo si ferma di nuovo nella
apertura (4).
Si ritaglia la finestra successiva e si procede come prima, ma questa volta si applica una pellicola di adesivo polivinilico al bordo di contatto con il primo piallaccio, poi con una tavola appesantita lo si preme piatto. Si lavora allo stesso modo sino a completare l’area principale del quadro.
Si ruota sul quadro il foglio incernierato del disegno, si segnano di nuovo le linee di perimetro e si ricalcano i particolari più piccoli sul piallaccio già in posizione. Si completa il quadro utilizzando di nuovo il sistema a finestra come illustrato sopra (5).
Si taglia il quadro lungo il perimetro della guida. Con la carta gommata si fermano sui quattro bordi le fasce decorative più lunghe del necessario e si tagliano a ugnatura le estremità sovrapposte (6). Si fermano le ugnature completando l’insieme pronto per la posa nelle piastre.
PULIZIA DELL’INTARSIO
Prima di applicare la finitura all’intarsio, si deve preparare la superficie l piallacci sono molto sottili, pertanto non devono essere sottoposti a trattamenti eccessivi.
Prima di tutto si rimuovono tutti i nastri di carta gommata. Si inumidiscono con la spugna immersa in acqua tiepida. Poi si raschiano con lo scalpello largo o con il raschietto, quindi si lascia asciugare la superficie. Le fibre sollevate e le irregolarità della superficie si eliminano con il raschietto. Sui piallacci singoli si lavora nel verso delle fibre, sui montaggi di più piallacci con fibre in varie direzioni si passa il raschietto in diagonale.
Si leviga leggermente la superficie con carte abrasive progressivamente più fini. Si avvolge la carta abrasiva al blocchetto di sughero e si carteggia lungo le fibre. Si eliminano a pennello i residui di segatura quindi si passa la superficie con lo straccio impregnato.
Chiaroscuro
Il sistema tradizionale per produrre effetti d’ombra tridimensionali per motivi a conchiglia, a ovali e a ventaglio consiste nel bruciacchiare leggermente parte del piallaccio inserendolo nella sabbia molto calda. La tecnica è particolarmente indicata per la realizzazione di quadri a intarsio. Lo scopo é di produrre l’indefinibile variazione di tonalità dall’aspetto naturale che permette di raggiungere l’effetto desiderato. Per ottenere le tonalità più indicate è necessario fare pratica su piallacci di scarto. provando e riprovando.
Si riscalda la sabbia fine d’argento nella taglia mantenendo uniforme la temperatura per produrre la gamma tonale desiderata in non più di 10 o 12 secondi circa. E’ preferibile aumentare il calore piuttosto che lasciare più a lungo il piallaccio, perché potrebbe ritirarsi.
Tenendo il piallaccio con le pinzette, lo si inserisce nella sabbia. Si conta il numero di secondi, stabilito durante la prova, e lo si rimuove (1).
Utilizzando il sistema a finestra, si possono usare piallacci sovradimensionati, che permettono un certo aggiustamento dell’effetto. In alternativa si tagliano i pezzi nella forma e nelle misure finite e si ombreggiano rapidamente per evitare distorsioni e ritiro. Se necessario, dopo il trattamento nella sabbia calda si Possono inumidire e appiattire con una tavola piana.
Per ombreggiare parti di piallaccio che non sono ai margini, si versa la sabbia calda sull’area da scurire con il cucchiaino (2).
Se necessario ottenere ombre a contorni duri si maschera il piallaccio con la carta gommata.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.