In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore traffico elettrico per legno e segnaliamo i prezzi dei migliori prodotti in commercio.
Scegliere il traforo elettrico per il legno perfetto per i propri lavori può risultare meno semplice del previsto soprattutto se non si ha proprio molta dimestichezza con utensili di questo tipo e ci si sta approcciando da poco al mondo del bricolage.
Gli aspetti da considerare sono molteplici ed il rischio di ritrovarsi con un attrezzo che non rispecchia a pieno e proprie aspettative è proprio dietro l’angolo.
Tuttavia, si tratta di un problema facilmente risolvibile leggendo questa guida completa dove troverai tutte le indicazioni utili che ti permetteranno di conoscere meglio il traforo elettrico e, di conseguenza, di scegliere quello con le caratteristiche migliori.
Vantaggi Traforo Elettrico per Legno
Il traforo è uno strumento molto utilizzato anche dagli hobbisti, oltre che dai professionisti, perché non è complesso da utilizzare e permette di ottenere dei risultati davvero molto interessanti.
Il traforo fondamentalmente serve per ritagliare, intagliare, decorare come meglio si preferisce delle tavole che possono essere in legno, ma anche in plexiglas, plastica, fibra di vetro, sughero, metallo, cuoio e gomma. Ovviamente per i legni più duri, metalli ed i materiali più resistenti, è bene scegliere modelli e lame più resistenti per non rischiare di danneggiare il traforo.
Parliamo quindi di uno strumento molto versatile in grado di dare grandi soddisfazioni fin dai primi utilizzi, per questo molte persone decidono di utilizzarlo per personalizzare i propri lavori.
Come Scegliere un Traforo Elettrico per Legno
Risulta essere possibile suddividere i trafori in elettrici e manuali, in questa guida mi occuperò principalmente dei primi, quelli elettrici, però vediamo comunque alcune caratteristiche della seconda tipologia.
Sia chiaro, i trafori manuali, conosciuti anche come seghetti manuali, sono assolutamente degli utensili validi, non a caso molti artigiani professionisti continuano a preferirli.
Questo perché consentono di personalizzare al meglio le tecniche di taglio, sperimentando come meglio si crede. Tuttavia, è innegabile il fatto che questi attrezzi richiedano una maggiore manualità ed un’esperienza più profonda per ottenere risultati davvero soddisfacenti.
Il traforo elettrico, invece, permette di ottenere buoni risultati fin da subito, per questo viene apprezzato praticamente da tutti. Si può utilizzate per tagli dritti, obliqui, per intagli e decorazioni di ogni tipo.
Entriamo adesso, più nello specifico, nel mondo dei trafori elettrici. Come tutti gli attrezzi da lavoro, o quasi, anche i trafori presentano tutta una serie di componenti e caratteristiche che li rendono più o meno differenti da un modello all’altro.
Per questo è bene sapere quali sono tutti i principali aspetti da valutare e considerare attentamente prima di procedere all’acquisto.
Il motore
In generale, quando si parla di attrezzi o utensili elettrici, uno dei primi aspetti da prendere in considerazione è la potenza del motore. Questa infatti influisce direttamente sia sulle prestazioni e sia sul prezzo.
In generale, i motori dei trafori elettrici hanno una potenza che varia da un minimo di circa 70 Watt fino ad un massimo di circa 350/400 Watt. Ovviamente un motore più potente è più performante, ma ha anche un prezzo maggiore.
Per cui si tratta di una spesa poco sensata se sai già che utilizzerai il traforo per lavorare legni o materiali non particolarmente duri.
Se invece sei alla ricerca di uno strumento estremamente versatile e dunque in grado di sagomare anche i materiali più resistenti, allora è meglio investire qualcosa in più e comprare un traforo con una potenza di almeno 200 o 250 Watt.
La velocità
Anche la velocità è un aspetto da prendere in considerazione prima di scegliere il traforo elettrico da comprare.
In particolare, la differenza maggiore è quella c’è tra i modelli provvisti di un variatore di velocità ed i modelli che invece ne sono privi.
Il variatore di velocità consiste in un sistema, regolabile generalmente per mezzo di una manopola, che consente di aumentare o diminuire progressivamente la velocità del traforo.
Risulta essere un aspetto molto utile perché permette di personalizzare al meglio il taglio a seconda dello spessore della tavola nei vari punti o del tipo di intaglio che si desidera effettuare.
Altri modelli invece non sono dotati di questa funzionalità, ma soltanto di un tasto con il quale regolare la velocità non in maniera graduale, bensì solo su due o tre livelli predefiniti.
La stabilità
La stabilità di un traforo è data da un insieme di fattori. Innanzitutto, se si opta per uno strumenti in ghisa, la stabilità viene conferita dal peso stesso dell’utensile. Tuttavia, questi attrezzi sono molto più pesanti, meno versatili e più costosi. Insomma, non sono proprio la scelta migliore per un utilizzo da hobbisti.
Meglio allora puntare su modelli più leggeri che però hanno comunque una buona stabilità, migliorabile anche attraverso dei piccoli accorgimenti.
Per esempio, può essere molto utile fissare la macchina a due assi di legno che poi andranno, a loro volta, fissati al piano di lavoro.
I materiali
I materiali sono strettamente collegati al discorso stabilità. In generale il corpo della macchia è in ferro e presenta delle parti in plastica. La base di appoggio dove appunto va posizionata la tavola da lavorare è solitamente in alluminio.
Questa base a volte appare poco stabile dal momento che imprimendo una forza considerevole, questa tende a piegarsi leggermente. Tuttavia questo non rappresenta un problema perché le tavole durante la lavorazione non vengono spinte verso il basso, bensì in senso orizzontale per scivolare meglio sulla lama.
La possibilità di inclinare il piano
Per una migliore comodità ed una maggiore versatilità anche sui tagli obliqui, sarebbe meglio orientare la propria scelta verso trafori elettrici dotati di piano inclinabile.
Con un’inclinazione del piano fino a 45 gradi, infatti, è possibile effettuare molto più lavori con precisione e comodità.
Attraverso un goniometro posto sotto il piano è possibile regolare l’inclinazione e poi, per mezzo di una manopola si può fissare sull’angolo che si preferisce, per lavorare in completa comodità.
Il pressore ed il soffiatore
Due componenti che andrebbero valutati bene, sebbene si possano considerare erroneamente poco importanti, sono il soffiatore ed il pressore.
Il soffiatore consiste in un tubo, alla cui estremità è posto un ugello dal quale fuoriesce l’aria e serve per mantenere la postazione pulita, avendo così una visuale sempre ottimale e non offuscata da trucioli e residui.
In alcuni modelli questo è fissato alla macchina per cui si possono compiere pochi movimenti, ma ha il pro di restare fermo e dunque non ci si deve preoccupare di tenerlo fermo mentre si lavora.
Altri modelli invece offrono a possibilità di spostarlo e muoverlo come si preferisce, questo vale soprattutto per i trafori professionali.
Il soffiatore è collegato al pressore, che consiste in un’asta che serve per mantenere la tavola sulla quale si sta lavorando ferma sul piatto. Ovviamente questo non deve schiacciare il pezzo perché altrimenti non lo si potrebbe far scivolare sulla lama e dunque sarebbe impossibile intagliarlo.
L’aggancio delle lame
Infine, l’altro fattore determinante nella scelta del miglior traforo per il legno, è l’aggancio delle lame.
Più nello specifico, le lame possono essere con o senza pioli. Entrambe le tipologie di lame sono assolutamente valide, però affinché si possa utilizzare il traforo al meglio e per ogni taglio, sarebbe meglio optare per una macchina che abbia entrambi gli agganci.
Trafori Elettrici per Legno più Venduti Online
Per terminare proponiamo una lista dei trafori elettrici per legno più venduti online con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti che si trovano nella lista viene mostrata una pagina nella quale è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2023-02-28 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API