Indice
In questa guida spieghiamo come posare un pavimento in legno laminato.
Nella tecnica “flottante” le tavole vengono adagiate su un sottile strato di materiale steso sul pavimento, che serve da isolante termico e da fonoassorbente. Le tavole sono bloccate tra loro mediante gli incastri “maschio-femmina”.
Occorrente
rotella metrica
martello
palanchino
sega a dorso
cassetta per tagli
saracco o segaccio
seghetto da traforo
piede di porco
Procedimento
Sgomberate la stanza e rimuovete i battiscopa. Dopo aver steso il tappetino isolante, facendo bene attenzione che si sovrapponga ai bordi dei muri per un paio di centimetri, misurate la stanza e calcolate il numero di tavole necessarie. Il parquet generalmente viene posato seguendo la direzione della luce che entra dalla finestra.
Adagiate il primo pezzo con il lato lungo scanalato parallelo alla parete di riferimento, e procedete sistemando i tasselli della prima fila: cominciate da uno dei due angoli e bloccate tra loro le tavole adiacenti mediante gli incastri a cuneo posti sul lato breve. Fate molta attenzione a incastrare correttamente le scanalature, in modo che i tasselli combacino perfettamente. Ricordate di lasciare una via di fuga di circa 10-15 mm tra il laminato e il muro, fissando i distanziatori forniti nel kit di installazione, per consentire la naturale dilatazione del legno.
Giunti all’angolo apposto a quello da cui siete partiti, completate la prima fila in questo modo: collocate accanto all’ultima tavola che avete sistemato (A) una seconda tavola (B) , facendo in modo che una delle estremità tocchi la parete, e capovolgetela. Posizionate la squadra in modo che il bordo della prima tavola funga da guida, e tracciate sulla seconda la linea lungo la quale effettuerete il taglio. Con una sega a dorso tagliate la tavola e posatela, avendo l’accortezza di rivolgere il bordo tagliato verso la parete.
Per la seconda fila procedete in modo sfalsato, iniziando con il pezzo restante della prima fila, in modo da ottimizzare l’impiego del materiale. A conclusione di ogni fila con un palanchino compattate i pannelli pressandoli verso la superficie già rivestita.
Arrivati allo stipite della porta, utilizzando un saracco o segaccio, tagliate dall’estremità inferiore della porta una striscia di spessore corrispondente a quello della tavola, in modo che quest’ultima si incastri perfettamente nel piedritto dello stipite.
In caso di radiatori con tubi che entrano a terra, accostate una tavola a quelle già posate, e tracciatevi due linee perpendicolari alla parete, che passino per il centro dei tubi. Quindi accostate la tavola al tubo più esterno, lasciando tra la parete e la tavola una fuga di 10 mm.
Tracciate una seconda linea parallela al muro che passi per la metà dei tubi e termini sul bordo della tavola. Segnate con il compasso, nei punti di incrocio delle linee, due cerchi che abbiano lo stesso diametro dei tubi, più un’abbondanza di 10 mm. Praticate i tagli rettilinei con una sega a dorso, e quelli curvilinei seguendo il tracciato con un seghetto da traforo. Applicate l’apposita colla, e fissate i due pezzi della tavola: i tubi dovrebbero entrare perfettamente nei fori realizzati. Predisponete gli appositi tondini di guarnizione intorno ai tubi. Infine, sistemate i profili per le soglie.
Probabilmente la fila finale non sarà della misura esatta: posate dunque una tavola a battere sul muro sopra l’ultima già inserita, e aiutandovi con un righello tracciate la linea di taglio. Tagliate con una sega a dorso, e inseritela aiutandovi eventualmente con un piede di porco per compattare (proteggete il lato muro con un pezzetto di legno). Attendete qualche ora, e rimuovete i distanziatori. Infine fissate i battiscopa lungo il perimetro delle pareti, tagliando prima l’eccesso di tappetino.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.