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L’hobbista ha il grilletto facile, quello del trapano, ovviamente. In effetti, per numerosi assemblaggi è necessario praticare dei fori per l’inserimento di elementi di rinforzo quali spine, tasselli, viti o bulloni. Inoltre, la foratura è prevista per incassare barre rotonde, incastrare cerniere, adattare maniglie, ecc. Anticamente il falegname si serviva di succhielli e girabecchini. I primi sono costituiti da una punta sormontata da un manico di legno e non si usano quasi più, in quanto sono piuttosto difficili
da maneggiare. I girabecchini, al contrario, sono sempre molto utili per numerosi lavori di foratura di precisione, perché offrono la possibilità di controllare bene l’operazione e di adattare esattamente la velocità alle necessità. Tuttavia, i trapani moderni sono in grado di effettuare tutti i tipi di foratura, anche se bisogna saperli usare correttamente e sapere scegliere l’attrezzo giusto.
Un hobbista non avrà bisogno di un trapano con una grande potenza, da 400 a 500 W, ma l’utensile dovrà in ogni caso essere preciso. Spesso si constata che gli utensili leggeri a percussione, polivalenti, utilizzati sia per la foratura da falegnameria che per la levigatura circolare, presentano alcuni difetti, dopo un po’ che si usano, e precisamente la punta non gira più esattamente nell’asse. Quando si esegue il lavoro, il foro che si ottiene presenta quindi un diametro più grande della punta. Prima di iniziare, dovrete quindi verificare che il trapano sia sufficientemente preciso. Anche la regolazione della velocità deve essere precisa: utilizzate le alte velocità per i legni teneri e per le punte di piccolo diametro, mentre vi regolerete su velocità inferiori per i fori di notevole diametro e per i legni duri.
Le guide di foratura per assemblaggi tramite spine sono molto utili: in effetti l’utilizzo di pannelli di derivati del legno comporta spesso il ricorso a spine che facilitano gli incastri. Esistono diversi modelli; una guida di buona qualità fornisce la possibilità di reperire contemporaneamente i fori sui due pannelli da assemblare, in funzione dello spessore del legno e del diametro delle spine. Queste guide possono essere dotate di un morsetto per il fissaggio ai pannelli.
Per le forature di precisione dovrete montare il vostro attrezzo su un supporto a colonna verticale a cremagliera. Questo accessorio vi permette di effettuare qualsiasi tipo di regolazione e di lavorare sotto tutti gli angoli.
Ultimo aggiornamento 2024-12-28 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Serraggio
Per effettuare una foratura precisa, il pezzo deve essere immobilizzato. Utilizzate il vostro strettoio da banco o un morsetto normale e non dimenticate di servirvi di copriganasce in nylon per proteggere il legno. Se dovete praticare un foro passante, non sarà ovviamente possibile serrare tra griffe da banco o sotto un morsetto. Potrete però comunque utilizzare dei morsetti, sistemando dei listelli sotto il pezzo per rialzarlo, oppure mettere il pezzo da forare su una zeppa spessa, nella quale la punta penetrerà alla fine della foratura. Questo metodo presenta il vantaggio di evitare che la punta, uscendo dal pezzo, scheggi il legno (utilizzate una guida di profondità sulla punta)
Guide e fermi di profondità
Per inserire delle spine, per aprire fori-guida per viti o per incassare minuterie, dovete praticare fori non passanti, ma ciechi. Occorre forare ad una profondità ben determinata e arrestare in tempo la punta.
Guide di profondità
Con i trapani e i girabecchini è possibile segnare direttamente sulla punta la profondità del foro. Iniziale prendendo delle misure precise con una riga graduata o un compasso a punte.
Il metodo più semplice consiste nel fissare sulla punta del nastro adesivo o anche un semplice elastico. Quando effettuate la foratura. prestate una particolare attenzione, per fermarvi in tempo.
Per maggiore sicurezza, potete servirvi di un quadratino di legno che taglierete alla lunghezza giusta e che forerete. Deve essere bloccato contro il mandrino e lasciare passare solo la lunghezza di punta richiesta. Quando forate, blocca la progressione della punta. Questo metodo è particolarmente adatto quando dovete praticare una serie di fori ciechi aventi la stessa profondità.
Fermi di profondità
Tutti i produttori di utensili per la foratura propongono dei fermi di profondità: si tratta di anelli metallici di diversi diametri che si immobilizzano sulla punta con una piccola vite. Il montaggio è rapido e la progressione della punta viene bloccata automaticamente.
È possibile adattare un fermo ad asta regolabile su tutti i trapani. Questo accessorio si monta su una maniglia laterale fissata tramite viti sulla parte anteriore dell’utensile. L’asta è graduata, il che permette di regolare, tramite lettura diretta, la profondità del foro. Infine, per i lavori in postazione fissa, sono molto utili i supporti per trapani che permettono di aprire i fori ciechi con una grande precisione. In effetti, sono dotati di un sistema di regolazione micrometrica che permette di determinare in anticipo, tramite lettura diretta. la profondità del foro. La corsa della punta viene bloccata automaticamente.
Fori guida
L’azionamento del trapano o la punta che entra in contatto con il pezzo girando a grande velocità provocano un contraccolpo che rischia di spostare leggermente l’utensile. Per evitare ciò, dovrete segnare il punto dove praticherete il foro. Iniziate prendendo le misure e tracciando una croce con una matita; quindi con un succhiello o con un punteruolo segnate il legno in profondità. Questi utensili sono sufficienti per praticare dei fori-guida di piccolo diametro. Al contrario, per piantare una vite di grande diametro nel legno duro, in genere si pratica un doppio foro-guida: prima con una punta fine per una lunghezza uguale ai tre quarti di quella della vite, quindi per qualche millimetro corrispondente alla parte non filettata. Per evitare che il trapano scivoli, potete adottare un’altra soluzione, che consiste nell’incollare un pezzetto di nastro adesivo sul legno e nel tracciarvi sopra la croce che segna il punto da forare; in questo modo la punta non scivolerà. Potrete usare questo metodo per forare pannelli di truciolato nobilitato, in quanto l’impiallacciatura dura favorisce molto lo scivolamento. In ogni caso, dovrete praticare il foro mettendo la faccia a vista rivolta verso l’alto. Infatti, è uscendo dal legno che la punta rischia di provocare fessurazioni, mentre all’entrata del foro la penetrazione avviene in modo corretto. Tuttavia, per i fori di grande diametro vi converrà mettere il pezzo tra due zeppe.
Verticalità
Quando si lavora senza supporto per trapano, è piuttosto difficile praticare un foro perfettamente diritto. Una deviazione, seppur leggera, disturberà notevolmente un assemblaggio tramite spine o anche viti, perché comporterà uno spostamento dei pezzi assemblati e gli angoli non risulteranno più retti. Dovrete quindi tenere ben fermo il trapano con le due mani, su un piano verticale; per aiutarvi, mettete la squadra in piedi su una delle sue aste (esistono squadre speciali da tenere in questa posizione, dette “squadre a cappelle). Un’altra possibilità, meno usata, consiste nell’utilizzare il trapano in postazione fissa, ma verticalmente. I costruttori propongono dei supporti di fissaggio orizzontale con staffa per montaggio sul banco; in questo caso occorre mettere il pezzo alla giusta altezza utilizzando un supporto e spingerlo con due mani sulla punta in rotazione, facendo attenzione alle dita.
Per iniziare la foratura, posizionate bene il trapano sul legno, ma senza spingere troppo. Non appena la punta è entrata di uno o due centimetri, allentate la pressione per consentire l’evacuazione della segatura. Tenete sempre il trapano su uno stesso piano, affinché l’alesaggio del foro si mantenga corretto. Una volta completato il foro, allentate la pressione sull’utensile per evitare di strappare le fibre.
Postazione fissa
Un supporto verticale migliora molto la precisione delle forature. Consiste in una base scanalata sulla quale si monta una morsa in cui vengono immobilizzati i pezzi. Il trapano viene fissato su una staffa che si muove su una colonna di acciaio, più o meno alta, a seconda dei modelli. Al momento dell’acquisto, dovrete tener conto della corsa massima di foratura e della distanza della colonna dall’asse della punta, in quanto queste due dimensioni determinano la grandezza massima dei pezzi da lavorare. Il movimento del trapano è comandato da una leva che comporta un dispositivo di regolazione micrometrica, che funge da arresto di profondità. Il supporto permette di orientare il trapano per la foratura di sbieco.
Casi speciali
A volte capita di dover forare dei pezzi difficili da serrare nel morsetto, oppure che l’asse del foro non sia perpendicolare alla faccia a vista. In questi casi, è possibile ricorrere a trucchi che consentono di forare in buone condizioni e con precisione. Per forare al centro di una barra rotonda, dovrete fissare il pezzo in un morsetto con una zeppa tagliata a V. Dopo aver tracciato dei diametri perpendicolari sulla faccia all’estremità, forate tenendo l’utensile orizzontalmente. Per forare di sbieco, il metodo è quello di inclinare il pezzo, piuttosto che il trapano; in questo modo, è possibile regolare più precisamente l’angolo di attacco.
Punte e frese
Per forare il legno, si utilizzano punte elicoidali, estensibili e piatte. Si possono anche usare punte a spirale, tradizionalmente destinate ai girabecchini, con codolo quadrato, che possono anche essere montate sul trapano. Sono di buona qualità e adatte per fori piuttosto grandi, fino ad un diametro di 28 mm, ma non consentono di praticare fori ciechi.
Le punte estensibili e quelle piatte aprono rapidamente fori di grande diametro, fino a 75 mm le prime, tuttavia, non offrono la precisione di una punta elicoidale, preferibile per i lavori delicati. I fabbricanti propongono in genere delle punte elicoidali di diametro da 3 a 16 mm, anche se però si trovano delle punte molto lunghe (250 mm) di 20 mm di diametro.
Ricordate che per i fori di piccole dimensioni, potete servirvi di punte per metallo, ma regolando il trapano sulla velocità lenta e senza premere troppo, per non bruciare il legno.
Se l’affilatura delle punte piatte e estensibili può essere eseguita con la lima senza grandi difficoltà, quella delle punte elicoidali è un po’ più complicata. Fate attenzione ai legni duri ed ai derivati del legno (come le masoniti), poiché contengono delle resine che tolgono rapidamente il filo alle punte.
Frese
Quando si praticano fori per le viti per legno destinate agli assemblaggi, in genere è necessario fresarne l’entrata. In questo modo è possibile accecare la testa della vite nel materiale, rendendola invisibile dopo aver applicato dello stucco. I costruttori propongono punte elicoidali con la fresa del diametro adatto. Fresate dopo aver praticato il foro.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.