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Per tagliare un cerchio o un profilo sagomato, prima di tutto è necessario realizzare un tracciato preciso. Segherete, poi, con un seghetto alternativo o con una sega manuale a lama stretta.
Le opere di falegnameria richiedono a volte tagli curvi, secondo un arco di cerchio o un’ellisse, per esempio per il piano di un tavolo rotondo, per incastrare la vasca del lavandino in un piano, o ancora per l’angolo di un piano da lavoro, in una cucina, quando si desidera evitare l’angolo retto. I tagli sagomati sono più rari e riguardano essenzialmente le decorazioni, per esempio gli zoccolini di un mobile o la realizzazione di giocattoli. È necessario realizzare un taglio sagomato anche per adattare il montante di un mobile ad un muro con il profilo irregolare.
Questo tipo di taglio richiede, in primo luogo, un tracciato preciso, con gli strumenti tradizionali e soprattutto con il compasso. Comunque, tenuto conto dei tagli da realizzare e del raggio dei cerchi o delle ellissi, è necessario improvvisare alcuni strumenti particolari, che passeremo in rassegna in questo articolo.
Utensili
Gli utensili da taglio tradizionali per tagli curvi e sagomati sono il gattuccio e il foretto. Il primo tipo di sega ha la lama triangolare, molto stretta, con un’impugnatura. Il secondo è una sega con impugnatura a incastro, destinata a ricevere lame strette e con dentatura fine. Il foretto è generalmente tenuto in posizione verticale, mentre il pezzo di legno da tagliare si trova in posizione orizzontale.
Per i tagli molto precisi, si usa il seghetto da traforo dotato di un arco metallico, la cui lama è costituita da un semplice filo dentato che viene bloccato da due galletti che lo mantengono teso grazie all’elasticità dell’arco. Il seghetto da traforo è soprattutto utilizzato per eseguire tagli in legni sottili come i compensati.
Attualmente, si utilizza molto più frequentemente il seghetto alternativo, soprattutto per i tagli curvi e sagomati sui derivati del legno (pannelli di truciolato, paniforte listellare, masonite). Questo utensile permette di realizzare tagli molto precisi. Le lame di serie sono riservate al legno, mentre bisognerà utilizzare lame con riporti in metallo duro per i derivati. Le lame comuni sono abbastanza strette e permettono di realizzare la maggior parte dei tagli curvi. Per i cerchi con diametro ridotto ed i tracciati molto sinuosi, utilizzerete una lama per traforo, molto più stretta.
Indipendentemente dall’utensile che utilizzerete, dovrete sforzarvi di seguire esattamente il tracciato per ottenere una curva perfetta. Se il profilo ottenuto non è molto regolare, potrete rettificarlo con una raspa o con la carta vetrata.
Cerchi
Per diverse realizzazioni di falegnameria e soprattutto per i piani dei tavoli rotondi, dovrete effettuare tagli circolari, e quindi tracciare cerchi.
Compassi
È evidentemente con il compasso che nella maggior parte dei casi è possibile realizzare cerchi e archi. I compassi da falegname presentano un punteruolo o una mina (si adatta una mina ad uno dei due bracci), i più precisi sono a settore o a vite di arresto. Questi strumenti presentano solo raramente una lunghezza del braccio superiore a 40 cm. Per i diametri più grandi, si dovrebbe cercare un compasso da carpentiere di 60 cm. I falegnami utilizzano un compasso ad asta: si tratta di un utensile per la tracciatura costituito da un listello di legno duro munito ad una estremità di una punta fissa. Un’altra punta, mobile, scorre sul listello per determinare l’ampiezza dei cerchi. Per utilizzarlo si appoggia la punta fissa al centro del cerchio, si regola la distanza della punta mobile e si realizza il tracciato facendo ruotare il listello. Potrete improvvisare un compasso ad asta, usando un listello perfettamente diritto. Fisserete un chiodino ad un’estremità e un altro all’estremità opposta. Realizzerete quindi il tracciato facendo ruotare il listello. Per realizzare tracciati più precisi, utilizzate del cartoncino. Tagliate il cerchio tracciato sul cartoncino riportando poi la sagoma sul pezzo di legno.
Ellissi
Solitamente si presenta la necessità di tracciare un’ellisse per la decorazione di mobili oppure per realizzare il piano di un tavolo. Un’ellisse presenta un asse maggiore ed uno minore, ed è sfruttando questa caratteristica che si potrà realizzare il suo tracciato. In effetti, esistono due punti (fuochi), sull’asse maggiore, equidistanti dal centro. La somma delle loro distanze dal perimetro è sempre costante. Si parte quindi dai fuochi dell’ellisse per effettuare il tracciato. Fissate due puntine o due chiodini sull’asse maggiore e collegatele tra loro con una cordicella annodata. Tracciate l’ellisse spostando la matita, in modo che la cordicella sia tesa.
Sagome
Utilizzate piattini, piatti, bicchieri, tazze, coperchi di scatole e altri oggetti circolari per tracciare i cerchi. Questo metodo è molto semplice, poiché evita di dover far ricorso ad un compasso, e permette soprattutto di riprodurre lo stesso cerchio per tutte le volte desiderate. Il sistema di tracciare con una di-ma può infatti essere efficacemente utilizzato quando si devono effettuare tagli circolari in serie. Dopo qualche ricerca, troverete certamente un oggetto circolare che corrisponda alla sagoma che dovrete realizzare.
Effettuando un ragionamento inverso, se avrete a disposizione una dima potrete anche permettervi di decidere più facilmente la dimensione del diametro del cerchio, quando lo vorrete. Potrete ad esempio utilizzare un piattino per decidere il diametro delle curve di uno zoccolino decorativo di un mobile, per realizzare fori circolari sullo schienale di una sedia o qualsiasi decorazione con andamento sinuoso.
Dime in cartone
Quando è necessario realizzare tracciati complicati o particolarmente sinuosi. è preferibile utilizzare un foglio di cartoncino.
Realizzerete cosi un modello a grandezza naturale, che taglierete per riportarlo sul legno. Per esempio, nel caso di una scultura su legno a tutto tondo, sarà necessario realizzare delle dime per riportare esattamente il disegno su ogni lato del blocco.
Incassare i lavandini
È necessario realizzare tagli particola ri per incassare le vasche dei lavandini e dei lavabo. Generalmente è necessario realizzare il taglio su un pannello di paniforte listellare odi truciolato.
Il tracciato è abbastanza semplice quando si tratta di vasche circolari già previste per l’incasso, poiché si utilizza il lavabo stesso come sagoma. Capovolgete il sanitario ed appoggiatelo sul pannello da tagliare. posizionandolo correttamente dopo averne tracciato gli assi. A questo punto segnate il tracciato su tutta circonferenza, con un pennarello. Dovrete in seguito disegnare un secondo cerchio, 2 o 3 centimetri all’interno del primo, che rappresenta il tracciato per il taglio. Per realizzare il secondo cerchio, utilizzerete un compasso aperto a 2 o 3 cm; seguite con la punta il primo cerchio, tracciando nello stesso tempo con la mina il secondo.
Realizzate, poi, il taglio, con un seghetto alternativo o con il gattuccio. Le vaschette da incassare, generalmente, sono munite di attacchi che si avvitano, come morsetti, sul bordo del taglio. Quest’ultimo non è visibile, e quindi non è grave se è leggermente irregolare.
Quando si desidera incassare in un mobiletto un lavabo già montato l’operazione risulta più complessa. Generalmente questi sanitari presentano una forma ad ellisse, più o meno regolare. Modellerete, quindi, una sagoma su un cartoncino piuttosto robusto, le cui dimensioni siano superiori a quelle del lavabo. Segnate con un pennarello, sul lavabo, la linea di raccordo tra la vaschetta e il piano da adattare. Ritagliate il vostro foglio e mettetelo in posizione sopra questa linea, con il metodo dei tentativi successivi.
Seghetto alternativo
Questo utensile elettrico è particolarmente indicato per i tagli curvi e sagomati, grazie alla larghezza ridotta delle lame utilizzate. La suola è inclinabile per permettere i tagli in sbieco.
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I seghetti alternativi con le migliori prestazioni sono dotati di lama con movimento a pendolo, che consente maggior rapidità e precisione di taglio su legni di alto spessore e la possibilità di ruotare la lama fino a 360′. Utilizzerete una lama con punte dure per il truciolato e per i derivati del legno in genere. Per i tagli circolari, realizzerete, in primo luogo, un foro con il trapano. per poter introdurre la lama. Risulta essere comunque possibile, utilizzando una certa cautela, e solo per i materiali poco coerenti (truciolati), eseguire un taglio “a tuffo”. che consiste nel fare appoggiare la punta della lama sulla superficie tenendo il seghetto inclinato, che va riportato dolcemente in posizione orizzontale con il procedere del foro.
Guida di taglio
Il seghetto alternativo è leggero, per questo è generalmente abbastanza facile seguire un tracciato: l’utensile sega da solo e ci si accontenta di guidarlo. Se l’utensile è dotato di lama orientabile, il taglio è ancora più agevole, perché basta ruotare opportunamente una manopola disposta superiormente per seguire la sinuosità del tracciato. Comunque, con una lama stretta per trafori, potrete realizzare senza difficoltà tagli anche molto complessi. Per tagliare cerchi perfetti, è più semplice utilizzare una guida di taglio, che consiste in un braccio metallico che si fissa all’apparecchio. Tenete presente che ogni marca propone una guida opzionale per i suoi utensili. Questo accessorio permette di realizzare tagli perfettamente diritti, seguendo un bordo, o tagli curvi. Per questi ultimi, si fissa l’estremità del braccio al centro del cerchio da tagliare, per mezzo di una punta incorporata con la guida. La sega realizza il taglio girando da sola: è la versione moderna del compasso ad asta. È da sottolineare che questa guida permette di fare a meno del tracciato circolare poiché, regolando la lunghezza della guida mediante una graduazione impressa su di essa, è possibile determinare il raggio del cerchio. In generale, le guide per segare permettono di tracciare cerchi da 10 cm in su. Sotto i 10 cm, è preferibile effettuare il taglio con una sega a tazza, montata su un trapano.
Seghetto da traforo
I seghetti da traforo sono molto utili per tutti i tagli curvi di precisione. Sono costituiti da un arco metallico, in acciaio. sul quale è montata una lama, realizzata con un semplice filo. La tensione della lama è assicurata da un bullone con dado ad alette o da una levetta di serraggio. Alcuni modelli hanno la possibilità di orientare la lama per tagli di particolare difficoltà.
Ultimo aggiornamento 2024-10-28 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Questo utensile è caratterizzato dal fati to che la curvatura dell’arco permette di penetrare in profondità, nel pannello di legno (addirittura 20 o 30 cm, a seconda dei modelli). La lama, particolarmente stretta, permette di realizzare tagli molto precisi, e anche di seguire gli angoli. Inoltre, il tratto di sega è molto fine e permette di limitare, in questo modo, gli errori di valutazione.
Il seghetto da traforo è generalmente utilizzato con la lama in posizione verticale, mentre l’impugnatura si trova al di sotto del pezzo, che è fissato orizzontalmente. È preferibile sistemare la faccia a vista al di sotto, per evitare che si scheggi.
Tavoletta da traforo
Per facilitare il taglio, si utilizza una tavoletta da traforo, costituita da un pannello tagliato a V e intagliato sul fondo (schema qui sopra), da fissare al banco con un morsetto. Potrete realizzarne una da soli, con un pannello di compensato multistrato. La tavoletta da traforo permette di mantenere i pezzi in posizione stabile durante il taglio.
Gattuccio
Si tratta dell’utensile tradizionale per realizzare i tagli curvi. Risulta essere costituito da una lama triangolare a dentatura fine, con un manico di legno. Può presentare un manico rotondo o un manico a pistola, come nel caso della sega a foretto. La lama di un gattuccio è lunga generalmente 25 cm, ma è possibile trovarne anche di più lunghe. Per i piccoli tagli, è possibile utilizzare una sega con lama rotonda. A differenza della sega a troncare, il gattuccio permette di realizzare tagli circolari, nel centro di pannelli di grandi dimensioni. Si comincia a realizzare un foro, in prossimità della circonferenza, per fare passare la lama.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.