In questa guida spieghiamo quali sono gli attrezzi da utilizzare per tagliare il legno con precisione e come utilizzarli.
Il taglio del legno può essere eseguito con strumenti diversi, a seconda del tipo di taglio necessario e degli attrezzi a disposizione. Esistono numerosi macchinari adibiti al taglio del legno, come troncatrici, seghe circolari da banco, squadratrici radiali, seghe a nastro, trapani a colonna.. Tutti grossi elettroutensili che difficilmente compaiono nella cassetta degli attrezzi da lavoro di una persona alle prime armi. In questa guida, si terranno quindi in considerazione i metodi di taglio possibili utilizzando strumenti di uso più comune, costo più contenuto e ingombro minore.
Per pochi tagli dritti su tavole non molto profonde può essere comodo utilizzare semplicemente un segaccio per legno a mano: a volte si perde più tempo a cercare un utensile elettrico, prepararlo, portare la corrente dove serve ed attaccarlo alla corrente piuttosto che impugnare una sega e spendere due minuti a faticare. In questi casi, se si lavora su tavole poco profonde, esistono delle dime per tagli multi angolari (dritti, a 30, 45 e 90 gradi) che facilitano l’esecuzione del taglio in maniera netta e pulita.
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In generale, se non ci sono a disposizione macchinari da banco, per tagli dritti l’utensile migliore è la sega circolare portatile, la cui lama è stabile e non flette; inoltre consente tagli rapidi e regolari con poco sforzo.
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In alternativa alla sega circolare è possibile usare il seghetto alternativo. Quest’ultimo ha il pregio di essere molto più maneggevole e leggero, e può eseguire anche tagli con curvature. Inoltre utilizza lame più sottili e facili da intercambiare, quindi di volta in volta si può scegliere di tagliare con una lama a denti fini, medi o grossi. Unico punto negativo è che le lame, essendo sottili, tendono a flettersi: può capitare quindi che, dopo aver seguito alla perfezione il segno tracciato su una tavola di legno, ci si accorga girando la tavola sulla faccia opposta che il taglio non è in realtà perpendicolare allo spessore della tavola, perché magari senza rendersene conto si è forzata la lama in una direzione e, per assecondare il movimento, si è inclinata. Ciò capita in realtà principalmente nell’esecuzione di tagli curvi, ma può accadere anche su quelli dritti. In linea di massima, comunque, si tratta di difetti di pochi millimetri che possono essere risolti in molti casi regolando la velocità di oscillazione della lama (in poche parole, la velocità del taglio).
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Per eseguire dei tagli dentro una tavola di legno (dei “buchi”) è necessario praticare un foro con il trapano utilizzando una punta larga almeno un paio di millimetri più della profondità della lama del seghetto alternativo, così da poter inserire quest’ultima dentro il foro per cominciare il taglio.
Per tagli curvi il seghetto alternativo è dotato di lame particolari, meno profonde rispetto alle classiche e che quindi permettono di girare più agevolmente tutto il corpo dello strumento senza che il retro della lama impedisca eccessivamente la rotazione.
Nel caso si debba tagliare una curva molto stretta, c’è bisogno di qualche accorgimento in più. Se la curva delimita una porzione convessa, quindi se la sagoma da tagliare presenta una sporgenza, si può procedere sgrossando prima la parte di scarto con tagli dritti che si avvicinino il più possibile alla linea della curva. Se per esempio l’obiettivo è tagliare un cerchio, è utile ridurre la parte di scarto creando un ottagono anche irregolare in cui il cerchio è inscritto. Sarà molto più facile, dopo, rifilare la forma con un taglio tondo: la lama sarà più libera di spostarsi seguendo la linea che non avendo intorno il “negativo” del cerchio.
Se invece la curva delimita una porzione concava, quindi se la sagoma da tagliare presenta una rientranza, si può procedere eseguendo prima dei tagli dritti paralleli nella parte da scartare, che si fermino appena prima della linea della curva, come a ridurre lo scarto ad un pettine. Dopodiché, partendo dal primo dente di un lato del pettine, si procede tagliando in diagonale, cercando di segare via più parti possibili degli altri denti, ripetendo poi dal lato opposto, come a fare una X. Infine occorre tagliare i denti rimasti più vicino possibile alla linea della curva, e poi piano piano rifilare.
Una volta tagliato, che sia legno massello, lamellare, multistrato, truciolare o quant’altro, è opportuno levigare la superficie tagliata. Se la linea di taglio presenta delle imperfezioni, si possono correggere con una raspa, che toglierà il grosso del materiale in eccesso. Per raffinare la correzione, si utilizza della carta abrasiva, prima a grana grossa, poi a grana media, infine a grana fine. Per una finitura perfetta e liscia, si può usare una paglietta per i piatti.
Quando si taglia, è sempre opportuno lavorare su un piano stabile e sgombro; per comodità e maggiore sicurezza, sarebbe preferibile fissare al tavolo, in posizione, i pezzi da tagliare tramite morsetti. Tale procedura è praticamente obbligatoria se il taglio avviene su un pezzo piccolo: in tal caso tenere il pezzo con la mano diverrebbe estremamente pericoloso.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.