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In questa guida spieghiamo come scegliere la migliore pialla a mano per legno e segnaliamo i prezzi dei migliori prodotti in commercio.
Soprattutto tra gli artigiani del legno o semplicemente tra gli hobbisti appassionati, la pialla è uno degli strumenti che potremmo definire indispensabile.
Anche se sempre più spesso sono in molti a preferire gli utensili elettrici in generale, la pialla manuale resta uno strumento in grado di generare ancora molto consenso perché offre un’esperienza d’utilizzo differente rispetto alla pialla elettrica.
Vediamo più da vicino questo utensile per capire di cosa si tratta, quando e come utilizzarlo e quali sono tutte le caratteristiche da considerare prima di procedere all’acquisto.
Pialla a Mano o Pialla Elettrica – Cosa Scegliere
La pialla manuale è uno strumento di lavoro per la lavorazione del legno dalla storia antichissima, il cui scopo è fondamentalmente quello di modellare le superfici in legno rendendole più uniformi o per smussarne i bordi.
Appare dunque evidente il fatto che si tratti di un utensile che può tornare utile in una molteplicità di occasioni e per questo è bene sceglierlo con cura ed attenzione
Indubbiamente la pialla elettrica e quella manuale sono progettate e pensate per rispondere a differenti esigenze e non sempre è possibile sostituire l’una all’altra.
Se la pialla elettrica ha dei prezzi più alti e per poter essere utilizzata necessita di una presa di corrente nelle vicinanze, il modello manuale invece oltre ad essere più economico presenta anche il vantaggio di poter essere utilizzato ovunque, per esempio anche in giardino senza dover pensare a prolunghe o altro.
In merito alle prestazioni in senso stretto, le pialle elettriche sono ideali per i lavori più lunghi ed impegnativi che da effettuare a mano potrebbero risultare davvero pesanti e comunque sarebbe difficile raggiungere lo stesso risultato.
La pialla manuale, invece, è perfetta per i lavori più piccoli e dettagliati oppure per delle rifiniture praticamente impeccabili e curate in ogni aspetto.
Come Scegliere la Migliore Pialla a Mano
Molto importante è capire come è fatta la pialla manuale, andando ad analizzare quali e come sono le parti che la compongono. In questo modo sarà poi più semplice considerare i vari aspetti e le relative caratteristiche.
Le parti che compongono una pialla manuale possono leggermente variare da modello a modello oppure tra gli utensili in legno e quelli in metallo. In generale, comunque, le parti principali sono le seguenti
-Il corpo o ceppo nel caso delle pialle in legno, cioè la struttura della pialla, dove è contenuta la lama.
-Il ferro, detto anche il coltello. Risulta essere la lama in acciaio affilato della pialla. L’affilatura è da un solo lato ed è fatta secondo un angolo di 30 o 35 gradi.
-La suola. Si tratta della parte inferiore del ceppo, la superficie di contatto con il legno da lavorare.
-la bocca detta anche feritoia, è l’apertura che si trova nella suola dalla quale esce il tagliente della lama. In alcune pialle in metallo è possibile regolare la dimensione di apertura della feritoia per mezzo di alcune viti.
-La seduta, consiste nel piano inclinato su cui poggia la lama.
-Il controferro, si trova soprattutto sulle pialle in metallo ma anche su alcuni modelli in legno. Si tratta di una parte in ferro che blocca la lama sulla seduta per ridurne le vibrazioni e funge inoltre da rompi trucioli.
-Il cuneo, chiamato anche bietta o lardone, si trova soprattutto nelle pialle in legno ed ha il compito di bloccare il ferro nella feritoia.
-L’impugnatura, nelle pialle manuali di grandi o media dimensioni possono esserci un’impugnatura anteriore ed una posteriore mentre alcuni modelli più piccolini non presentano specifiche impugnature.
-Diversi pomelli per la regolazione delle pialla a mano.
Entriamo adesso nel centro nel discorso e vediamo in cosa differiscono le pialle manuali presenti sul mercato e come individuare le caratteristiche che fanno al caso nostro.
Per iniziare, è importante sapere che in commercio è possibile trovare differenti tipologie di pialla a mano, ognuna pensata per rispondere a specifiche esigenze anche se, di base, l’utilizzo di questo utensile è quello di levigare e rendere uniformi le superfici in legno.
Vediamo però le peculiarità delle principali tipologie
-Pialla per sgrossare. Lunga dai 25 ai 35 cm, questa pialla, come intuibile dal nome, si utilizza per sbozzare il legno ed ha il bisello rivolto verso il basso per cui viene definita Bevel down. Ha la suola piatta ma la lama curva proprio per avere la possibilità di asportare forti spessori di legno.
-Pialla da finitura, permette di effettuare differenti regolazioni ed è molto versatile e si tratta di una delle pialle che non possono mancare tra hobbisti e artigiani. A differenza della precedente, si utilizza per rifinire e per lavori dove occorre maggiore precisione.
-Piallone o pialla da spanatura. Presenta un bisello alto e si tratta dello lo strumento ideale per spianare i tavoli e per piallare qualsiasi rigonfiamento o sporgenza. Di solito si utilizza dopo la sgrossatura. La sua suola può misurare dai 50 ai 70 centimetri. Garantisce la perfetta planarità di una tavola poiché non scende negli avvallamenti della superficie, piallando solo i punti più alti.
-Pialla a lama dentata, si utilizza per i legni a dentature molto irregolare.
-Pialla a dito. Questa pialla presenta una bocca fissa ed una lama bloccata ed essendo indicata per lavori minuziosi, viene impiegata soprattutto dai liutai.
Inclinazione del bisello della lama
Il bisello è lo smusso presente sulla parte finale della lama, affilato a determinati livelli di inclinazione che, all’incontro con il dorso della lama stessa, ne forma il tagliente.
Le pialle che presentano un bisello rivolto verso l’alto vengono definite bevel up, mentre quelle che presentano un bisello rivolto verso il basso vengono definite bevel down.
Le pialle Bevel Up rappresentano la soluzione migliore per la lavorazione delle fibre di testa del legno, mentre le pialle Bevel Down si caratterizzano per l’elevata versatilità.
Un ulteriore differenza tra pialle bevel up e bevel down è da individuare nella seduta, cioè nel piano di appoggio sul quale il ferro viene bloccato. Le pialle bevel down presentano una seduta di 45 gradi e hanno un controferro per limitare le vibrazioni della lama, mentre le pialle bevel up si caratterizzano per una seduta di angolo basso, 12 gradi, una lama più spessa e sono prive di controferro.
Ergonomia
Nel complesso è fondamentale che la pialla a mano sia ergonomica, magari dotata di impugnature con elementi morbidi tali da rendere meno faticoso l’utilizzo. Inoltre le pialle dovrebbero essere compatte e non troppo pesanti in modo da poter essere utilizzate agevolmente con due mani.
Numerazione pialle
Risulta essere importante sapere che al fine di orientarsi al meglio nella scelta della pialla manuale, queste vengono numerate tenendo conto della lunghezza e della larghezza del corpo, in ordine crescente. Infatti, all’aumentare del numero, che può arrivare fino ad 8, corrisponde un aumento delle dimensioni della pialla.
Prezzo
In merito ai prezzi non è possibile fare un discorso universalmente valido dal momento che esistono tante tipologie di pialla e differenti configurazioni in fatto di materiali ed altro e tutti questi aspetti incidono profondamente sul prezzo dell’utensile che di fatto può andare da un minimo di 50 euro fino ad oltre diverse centinaia di euro.
Infine, può tornare utile anche comprendere come regolare la pialla a mano.
Tutte le pialle manuali presentano una serie di pomelli che si trovano in corrispondenza della lama e sull’impugnatura anteriore e che servono per regolare la profondità, la bocca e la regolazione laterale.
Regolando la profondità della lama si va ad agire sulla quantità di legno che si riesce ad asportare in una sola passata. Le regolazione laterale permette di modificare l’angolo trasversale della lama ed infine è possibile regolare la feritoia in base alla tipologia di lavoro: fessura maggiore per lavori più grossolani e fessura più piccola per lavori di precisione.
Nonostante quello della regolazione possa apparire un passaggio complesso, in realtà con l’esperienza e col passare del tempo diventa abbastanza veloce ed intuitivo, basta semplicemente avere pazienza.
Recensione Migliori Pialle a Mano
Vediamo più nel dettaglio alcune delle migliori pialle a mano disponibili sul mercato.
Stanley 1-12-136 Pialla Professionale
Stanley è una delle più grandi e attive aziende al mondo per quanto riguarda la creazione di utensili manuali, utensili elettrici e accessori. Sempre attenta a perfezionare e potenziare le proprie produzioni con prodotti all’avanguardia dotati di sofisticate tecnologie, Stanley rappresenta un’eccellente opzione per la scelta di pialle professionali di pregevole fattura molto versatili, ma anche di pialle economiche, accessibili a tutti.
Stanley 1-12-136 è una pialla professionale che rappresenta senza dubbio una delle alternative migliori sul mercato sia per le sue interessanti caratteristiche e sia per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.
La sua costruzione solida ed elegante è formata da un corpo in acciaio rettificato e squadrato, viti di regolazione in ottone e da un’impugnatura e un pomolo in legno di ciliegio che vanno a dare quel tocco di ricercatezza in più, conferendo all’utensile un aspetto ricercato e di pregio.
Grazie all’essere completamente regolabile, Stanley 1-12-136 permette una lavorazione ad alto livello. E’ possibile, infatti, tarare l’apertura della bocca, ma anche definire con molta precisione sia la profondità sia l’inclinazione laterale della lama. Quest’ultima risulta già ben affilata e pronta per l’utilizzo, a partire da subito si potranno avere superfici lisce e ben definite, ma per i perfezionisti o per chi desidera ottenere risultati davvero eccezionali basterà darle una piccola mano di affilatura.
La solidità e la comoda impugnatura della pialla permettono di evitare fastidiose vibrazioni e di raggiungere straordinari risultati, cosa importante però è prestare molta attenzione al tavolo su cui si lavora che deve essere ben stabile in modo da garantire il giusto movimento con forza e velocità adeguate.
Per quello che invece concerne le caratteristiche tecniche, la pialla professionale Stanley 1-12-136 è una pialla da finitura n.4 bevel down con un angolo di seduta a 45°. Ha un peso di 2.7 kg, una base di 250 mm e una larghezza di 50 mm. Il ferro in acciaio a spessore maggiorato è di 3 mm.
Ultimo aggiornamento 2024-11-21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Stanley 1-12-137 Pialla Multiuso
Di elevata qualità è anche la Pialla Multiuso di Stanley modello 1-12-137.
Il suo punto di forza è sicuramente la versatilità e i materiali che la compongono sono sempre molto fini e pregiati. Il suo accattivante design è costituito da un corpo in acciaio, viti di regolazione in ottone e impugnatura e pomolo in legno di ciliegio.
La pialla multiuso 1-12-137 può essere adoperata sia ad uso professionale sia ad uso hobbystico, dato che è maneggevole, comoda, ma anche molto robusta e precisa. La base rettificata ne consente l’utilizzo sia per la sgrossatura sia per la finitura e la lama super affilata garantisce magnifici risultati. Risulta essere completamente regolabile per cui può essere settata perfettamente a seconda dell’utilizzo per cui la si adopera.
Se vogliamo scendere nel più piccolo dettaglio, la pialla in questione può risultare leggermente pesante quando la si deve adoperare per lunghi lavori senza posa, ma i risultati sono davvero soddisfacenti, inoltre, dando una leggera mano all’affilatura si ottengono effetti ancora più sorprendenti.
La Stanley 1-12-137 è dunque un modello di pialla da finitura e sgrosso n.5 con un ferro in acciaio a spessore maggiorato di 4.7 mm. Si tratta di una bevel-up con angolo di seduta di 12° e un’inclinazione della lama di 25°. La sua lunghezza è di 355 mm per una larghezza di 50 mm mentre il peso è di 2.86 kg.
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Stanley 1-12-034 Pialla in ghisa
Per chi preferisce qualcosa di più economico ma senza rinunciare alla qualità sarà perfetta la pialla in ghisa Stanley 1-12-034. Sicuramente non è al livello di una top Stanley, ha bisogno di qualche attenzione in più per renderla perfettamente funzionante, quindi occorre spendere più tempo per sistemarla, ma una volta tarata sarà una pialla perfetta di cui non ci si pente.
L’aspetto estetico risulta gradevole anche se non di massima qualità, è composta infatti da un corpo in ghisa, una lama cromata acciaio al carbonio e da manici in plastica dura. Risulta così meno raffinata, con un design basico, ma senza dubbio è più pratica.
Punti di forza della pialla a mano Stanley 1-12-034 sono la sua robustezza grazie al corpo in ghisa e la sua facilità di gestione, ma non essendo ben rettificata occorre lucidare la base. Per quanto riguarda la lama è abbastanza affilata, si riescono ad avere dei discreti risultati, ma è sicuramente meglio darle un’ulteriore affilatura per una migliore prestazione e occorre avere un po’ di tempo a disposizione per regolarla. Con un po’ di pazienza ed esperienza si riuscirà ad avere un ottimo prodotto ad un prezzo eccellente.
Dal punto di vista tecnico la pialla in ghisa Stanley 1-12-034 ha una base di 245 mm e un ferro da 50 mm. E’ una bevel-down con angolo di seduta da 45° e pesa 1,2 kg.
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Stanley 1-12-220 Pialletto in ghisa
Se si è in cerca di qualcosa di non professionale, di una pialla da utilizzare all’inizio, senza troppe pretese e soprattutto con un prezzo accessibile allora il pialletto in ghisa della Stanley 1-12-220 è il più adatto.
Questo non vuol dire che si tratta di un prodotto scadente, anzi ha un’ottima fattura, ma è consigliato a chi si sta approcciando all’utilizzo di questi utensili per piccole finiture o a chi ne fa un uso generale in officine o cantieri.
Prima infatti di affrontare una spesa importante per l’acquisto di un utensile che non si sa quanto si andrà effettivamente ad utilizzare, si può considerare di cominciare con un prodotto base che a fronte di una spesa contenuta permette comunque di eseguire dei lavori soddisfacenti. In questa ottica la pialla manuale Stanley modello 1-12-220 è una delle opzioni migliori.
Di piccole dimensioni, questa pialla a mano ha un corpo in ghisa e una lama in acciaio al carbonio cromato. Data la sua piccola estensione ha il pregio di essere molto maneggevole ed è possibile anche regolare l’inclinazione della lama e la profondità del taglio. Ha una buona robustezza, ma ha una suola non rettificata, risulta abbastanza grezza per cui bisognerà levigarla. La lama del pialletto in ghisa è in acciaio duro, ma non è certamente tra le migliori per quanto riguarda l’affilatura che ha decisamente bisogno di una ulteriore affilatura.
La Stanley 1-12-220 può essere utilizzata con facilità per effettuare dei piccoli lavori di rifinitura, ma avendo dimensioni ridotte non assicura una superficie completamente spianata. Ne consegue che la grandezza dell’utensile risulta essere sia un pregio sia un difetto, in base all’utilizzo per cui la si adopera.
Passando ai dati tecnici si tratta di un pialletto bevel up che ha un angolo di seduta di 12 gradi. La lunghezza del ferro è di 178 mm per una larghezza di 40 mm e un gradiente di 21.
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Pialle a Mano più Vendute
Per terminare proponiamo una lista delle pialle a mano più vendute con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti che si trovano nella lista viene mostrata una pagina nella quale è possibile leggere le opinioni dei clienti.
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Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.