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Premessa indispensabile è la distinzione tra stagionatura e essiccazione del legno
La stagionatura è il processo di maturazione completa del legno, maturazione che è caratterizzata da un indurimento delle cellule; tale processo si può accelerare artificialmente, ma, senza dubbio, i migliori risultati si ottengono solo naturalmente.
L’essiccazione, invece, porta il legno alla normale percentuale di umidità che oscilla tra il 15 e il 20 %, umidità che il legno sempre conserva e che può variare a seconda dell’ambiente, della stagione ecc.
La lavatura è la prima operazione che è bene subisca il tronco appena reciso e scortecciato.
I sistemi di lavatura sono tre:
-a mezzo di acqua fredda
-a mezzo di acqua calda
-a mezzo di vapore acqueo
e hanno lo scopo di sottoporre il legno all’azione energica dell’acqua, la quale penetrando nei vasi, diluisce e asporta le sostanze linfatiche che, altrimenti, corromperebbero, in breve tempo, la massa legnosa. Visto che i vasi e le fibre sono disposti parallelamente all’asse della pianta, l’azione della penetrazione dell’acqua o del vapore avviene con una certa facilità in tale direzione.
Il sistema di fluitazione è il più semplice, ma i trochi non sempre rimangono immersi il tempo necessario per una completa lavatura che richiederebbe qualche mese. Inoltre, l’acqua fredda non ha il potere penetrante e diluente dell’acqua calda che dilata i pori e rende più rapida l’operazione.
Il lavaggio a caldo si compie in vasche ad acqua corrente riscaldata da serpentine a vapore; buoni risultati si possono ottenere, a seconda delle essenze, in 3-4 giorni di lavaggio.
Un sistema moderno che offre risultati più efficaci è la lavatura a vapore chiamata, più o meno impropriamente, evaporazione del legno. Si tratta di provocare le fuoruscite dei succhi linfatici con l’immissione, in apposite stanze o caldaie dove sta accatastato il legno, di vapore acqueo a bassa pressione. Questo invade la fibra legnosa, si condensa e l’acqua, prima chiara, esce successivamente pregna di sostanze organiche; quindi viene scaricata all’esterno.
L’operazione dura alcuni giorni e l’indice sicuro che il lavaggio è compiuto è dato dal ritorno alla limpidezza dell’acqua espulsa.
Unico inconveniente di questo metodo è che, talvolta, il legno rimane macchiato.
Risulta essere evidente che i legni che subiscono tale trattamento sono di più rapido e sicuro essiccamento. ln 4-5 mesi di esposizione all’aria, sotto apposite tettoie, si avvantaggiano come dopo 3-4 anni di semplice esposizione.
L’essiccazione porta, si disse, il legno alla normale percentuale di umidità.
Anche per questa seconda fase, che rende il legno atto ad essere posto in opera, il tempo è il migliore mezzo ma, in molti casi, non si può tenere improduttivi per anni e anni gli enormi capitali costituiti da centinaia di mc. di legno in deposito, perciò si ricorre ai mezzi artificiali prima descritti
Essicazione naturale
Difficile è stabilire il tempo necessario per la completa essiccazione naturale del legno perchè ciò dipende da vari fattori: tipo dell’essenza, spessore delle -tavole, ambiente ove avviene l’essicca zione ecc. Grosso modo, si può affermare che occorre circa un anno per ogni centimetro di spessore per essenza di media durezza. Da ciò si può dedurre la lunghezza della operazione e, in certi i casi, lo svantaggio economico.
Il sistema più semplice e ovunque adottato per l’essiccazione naturale è quello illustrato dalla figura, tronco ridotto in tavole.
Tra pancone e pancone si collocano degli spessori perchè i vari elementi siano convenientemente distanziati per favorire il passaggio dell’aria.
Così per le cataste illustrate il tavolame disposto incrociato servirà a produrre il distanziamento necessario tra tavola e tavola. Al sommo delle cataste si formerà un piano inclinato per la protezione dall’acqua. Tali cataste rimarranno esposte al sole se si tratta di essenze di poco valore come, in generale, tutti i legni teneri: mentre, per quelli pregiati, sarà bene che l’impilamento venga fatto sotto apposite tettoie in zone protette dalle torti correnti d’aria che produrrebbero fenditure molto dannose
Essicazione Artificiale
I lavaggi preliminari con acqua calda o vapore sopra descritti sono trattamenti rapidi per l’espulsione della linfa. ma non si può sempre ricorrere a questi sistemi, prima di tutto perchè il legno riesce macchiato e poi perchè non sono adatti per essenze preziose.
perchè troppo violenti.
Allora si ricorre agli essiccatoi che operano nei due sensi: provvedono all’espulsione della linfa e portano il legno al giusto grado li umidità.
Svariati sono i sistemi adottati che vanno dalle semplici camere a fuoco diretto (qualche cosa come una stufa) ad impianti razionali e complessi.
La figura offre un’idea sufficientemente chiara circa il funzionamento di questi essiccatoi.
In una stanza di più o meno vaste proporzioni, viene accatastato il legname. Detta stanza ha un doppio fondo con numerosi fori; la zona fra i due fondi è percorsa da serpentine (S) riscaladate a vapore acqueo immesso dal rubinetto (R) di sinistra. Il ventilatore (V) provvede a introdurre nella stanza, attraverso u fondo (F), dell’aria fresca che, passando attraverso le serpentine, si riscalda e investe lo cataste di legno (L) sovrastanti.
L’aria, a contatto con il legno, si raffredda e si satura di umidità e in tali condizioni viene aspirata dal ventilatore (V) che provvede a metterla in circolazione facendola passare attraverso la vaca refrigerante (piena di acqua Iresea) (A), espellendo nel depo
sito (D) l’acqua risultante dal raffredda1nento· dell’aula che, fresca viene nuovamente immessa nel fondo (F) e fatta così circolare a ritmo continuo.
Elemento essenziale, in qualsiasi tipo di essiccatoio, è la regolazione della temperatura la cui gradualità ha notevole importanza per la buona riuscita della operazione.
Le operazioni di stagionatura ed essiccazione sopra descritte riducono in certa misura il pericolo delle deformazioni, e sostituiscono una buona di fesa contro i parassiti, rendono, in una parola. il legno atto alla lavorazione
Conservazione Legno
In certi casi i trattamenti descritti non bastano. Quando il legno viene usato per lavori speciali: nella carpenteria edile, nelle costruzioni meccaniche, per l’erezione di impalcature, nella costruzione di ponti, nella posa di traversine ferroviarie, pali tele
grafici ecc. ecc. è necessario aumentare la durata del legno e renderlo atto n resistere all’azione dei parassiti e degli elementi atmosferici.
Per tali speciali impieghi il legno viene sottoposto a procedimenti di immunizzazione imbevendo le fibre con sostanze antisettiche varie, fra le quali le più importanti sono: il creosoto, l’olio di catrame, il cloruro di zinco e il solfato di rame.
I metodi per introdurre queste sostanze nella massa legnosa sono vari: per pressione idrostatica, per iniezione forzata, per pressione meccanica, a mezzo di prolungai-i bagni nelle soluzioni antisettiche ecc. Tutto ciò però non riguarda il costruttore di mobili, ma potrebbe interessare il costruttore di serramenti essendo questi soggetti alle vicissitudini atmosferiche.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.