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Per costruire un mobile in pannelli tamburati, occorre prima assemblare i telai sui quali saranno poi montati i pannelli.
Esamineremo qui varie tecniche di realizzazione dei telai, così come i metodi più utilizzati per assemblarli.
I mobili possono essere “massicci”, cioè realizzati in pannelli di legno pieno assemblati per mezzo di incastri, o “tamburati”, dove la struttura portante è costituita da telai costituiti da listelli saldamente legati tra di loro.
In quest’ultimo caso, le superfici a vista sono realizzate mediante l’applicazione sui telai di leggeri pannelli di compensato o truciolato. che possono essere rifiniti con impiallacciature di diverso tipo. Per costruire mobili tamburati è quindi essenziale che i telai siano robusti, assemblati in modo corretto e a squadra, poiché determinano l’aspetto e la forma generale del mobile. In un armadio, ad esempio, i lati, le ante, il fondo. la parte inferiore e quella superiore saranno costituiti da pannelli di riempimento applicati ad una solida struttura di sostegno. I telai sono formati da pezzi di legno di sezione tale da permettere loro di sostenere gli sforzi imposti dal peso del mobile e del suo contenuto. I pannelli sono costituiti da tavole piene di piccolo spessore o da derivati del legno (compensati. truciolati o masoniti). Per costruire mobili, siano essi elementari o complessi, dovrete quindi avere una padronanza perfetta dell’assemblaggio dei telai e dei pannelli. Una via intermedia, tra mobili massicci e tamburati, è costituita dai mobili eseguiti con “pannelli rinforzati”, di molto più semplice fattura. ma anche di risultato meno pregevole.
Telai più o meno resistenti
Non si pretende la stessa resistenza da un telaio destinato a sostenere un semplice lato di armadio e da un telaio creato per ricevere un piano di lavoro per la cucina. Dovrete quindi cercare di costruire telai adatti al loro scopo.
La solidità di un pezzo di legno dipende dalla sezione. dall’essenza e dalla qualità del legno. Un pezzo di quercia o di faggio è certamente più solido di un pezzo equivalente di abete odi pioppo, ma ovviamente la sezione è determinante; generalmente i telai sono costituiti da listelli di sezione rettangolare in cui il rapporto dei lati è compreso tra 2 e 3.
Bisogna aggiungere che il pezzo può essere indebolito da difetti diversi quali nodi, crepe, fessure, tarlature, ecc.
Tipi di telaio
Il telaio più semplice è costituito da due montanti e due traverse di sezione uguale. Si addice a parecchi casi, ma rivela la sua fragilità quando è sottoposto a forti sollecitazioni. Gli stessi pezzi di legno che costituiscono il telaio possono essere carenti in quanto a resistenza; in tal caso, si piegheranno sotto il carico, con conseguente deformazione e talvolta rottura dei pannelli di riempimento.
Più spesso, è lo stesso telaio a deformarsi, assumendo la forma di un quadrilatero irregolare.
Per evitare queste deformazioni, dovrete rinforzare il telaio adottando una sezione maggiore per i montanti e/o le traverse, secondo il tipo di sforzo che deve sostenere la struttura. Se si tratta di una pressione dall’alto verso il basso, rinforzate i montanti e la traversa superiore, poiché anch’essa in questo caso è sottoposta a sollecitazioni.
Rinforzi dei telai
Per migliorare la resistenza del telaio, sistemate dei rinforzi che potranno essere paralleli sia alle traverse che ai montanti. I rinforzi vanno previsti qualora il telaio debba sostenere un carico notevole, o la luce delle traverse sia molto ampia.
La sezione degli elementi di rinforzo varia secondo le necessità, e può differire anche di molto da quella della struttura perimetrale.
Assemblaggio dei telai
I montanti e le traverse sono solitamente assemblati a T o ad angolo retto, ma può anche essere necessario assemblarli a croce quando il telaio comprende un montante e una traversa centrali. Scegliete l’assemblaggio in funzione della solidità di cui avete bisogno, ma anche del tipo di sforzo esercitato sui pezzi. A parità di resistenza, optate per gli assemblaggi più semplici e più veloci da eseguire: guadagnerete tempo e il lavoro sarà più pulito. Talvolta dovrete tenere conto anche di criteri estetici,
quando’ pezzi del telaio sono a vista (il che capita spesso); non è infatti piacevole che l’assemblaggio sia visibile. Gli assemblaggi più facili da realizzare sono a spine o a metà legno. Per i primi basta utilizzare un trapano e una guida per foratura, mentre per i secondi sono necessari sega e scalpello da legno. Questi assemblaggi presentano una resistenza limitata alla trazione e alla compressione.
L’assemblaggio che si utilizza più spesso è quello a tenone e mortasa. È solido e relativamente facile da realizzare, soprattutto se disponete di una fresatrice elettrica. Di questi incastri, ne esistono numerose varianti (vedere a pag. 26) da adottare secondo le necessità.
Rammentatevi che il tenone viene sempre tagliato sulla traversa e la mortasa aperta sul montante.
L’assemblaggio a coda di rondine è in realtà una variante del tenone e mortasa: essendo le due parti trapezoidali, resisterà meglio alle sollecitazioni.
Specchiature
In passato, le specchiature erano costituite da un insieme di strette tavole affiancate e assemblate tra loro con incastri. Oggi, si utilizzano più semplicemente pannelli pieni di compensato o anche truciolato per i mobili più economici. I pannelli sono liberi nelle loro sedi per consentirne la dilatazione od il restringimento. Ne deriva che dovrete sempre prevedere un certo gioco (questa regola rimane valida anche per i pannelli di derivati del legno, pur considerando che la loro stabilità dimensionale è abbastanza buona). Per lo più, i pannelli vengono assemblati nei telai inserendo il loro bordi in scanalature predisposte nel perimetro interno della specchiatura, ma sono numerosissime le varianti possibili, da utilizzarsi soprattutto per motivi estetici. Ad esempio, le scanalature possono essere più strette dello spessore del pannello, che va assottigliato opportunamente. Questo però consente, estendendo la rastrematura oltre la dimensione richiesta dalla scanalatura, di realizzare un motivo ribassato lungo il perimetro del pannello. Oppure, il caso contrario, in cui lo spessore del pannello è uguale o addirittura superiore a quello del telaio. In quest’ultimo caso il pannello presenterà un risalto rifinibile con modanature sagomate.
Per semplicità di realizzazione, si può ottenere un buon effetto di specchiatura anche con scanalature e battute riportate. Per ottenerlo, è sufficiente incollare o inchiodare un solo listello sagomato (battuta) nel perimetro interno del telaio, o due listelli per costituire la scanalatura. Questo tipo di assemblaggio presenta il doppio vantaggio di essere semplice e facile da eseguire. Non dimenticate comunque di predisporre un certo gioco per consentire la dilatazione del legno.
Disposizione
Abbiamo già visto che i tenoni si tagliano sempre sulle traverse e le mortase si aprono sui montanti. Quando costruite un telaio, dovrete riflettere sulla disposizione migliore dei pezzi e degli assemblaggi, allo scopo di ottenere la massima solidità per la realizzazione che vi siete riproposti. In termini generali, dovrete lasciare intatti e continui i montanti dal pavimento fino alla sommità del mobile.
Nello stesso modo creerete anche i telai delle porte: sono le traverse superiori e inferiori che vanno assemblate sui montanti, e non viceversa. Infatti, il peso del mobile appoggia interamente sui montanti e qualsiasi indebolimento della loro struttura rischia di indebolire anche il mobile. Inoltre, se collocate una traversa sotto i montanti, rischia di essere schiacciata dal peso, nella misura in cui le fibre del materiale sono perpendicolari alla forza esercitata. Tuttavia, potrete assemblare i montanti sulle traverse quando queste ultime devono sostenere un carico particolare, ad esempio nel caso del piano di lavoro; un semplice giunto a tenone e mortasa (senza spalla) permetterà allora di ottenere una solidità sufficiente. Per molti mobili, il telaio è sostenuto da uno zoccolo che permette di distribuire meglio il peso al suolo e di dare una stabilità maggiore all’insieme.
Pannelli rinforzati
Se intendete costruire mobili solidi, ma velocemente, e senza ricercare rifiniture perfette, potete utilizzare telai formati da pannelli rinforzati con raddoppi, traverse o incastri.
In questo caso è perciò il pannello stesso che costituisce la struttura del mobile e assicura la stabilità dell’insieme. Conviene procedere in questo modo quando si utilizzano derivati del legno quali il paniforte listellare o i truciolati. Infatti questi materiali sono piuttosto spessi e presentano una solidità sufficiente che consente di fare a meno del telaio tradizionale.
In altre occasioni, come ad esempio, per rinforzare un pannello costituito da tavole assemblate a scanalatura e linguetta o anche a giunto a squadra, potrete fissare semplicemente mediante inchiodatura una tavola parallela ai montanti oppure trasversale o diagonale. Procedete in questo modo per le semplici porte della cantina o del giardino. Allo scopo di dare una stabilità migliore all’insieme, potete aprire una scanalatura nel pannello e un’altra nel pezzo di rinforzo, assemblando le due parti con una linguetta riportata.
Per conferire stabilità e rigidità a un pannello, potrete anche limitarvi a fissare sul bordo un pezzo di legno della stessa lunghezza (incollato o inchiodato). Analogamente, per assemblare due pannelli ad angolo retto, potrete rinforzare l’interno dell’angolo con un robusto listello.
Pannelli accoppiati
La tecnica dei pannelli rinforzati viene utilizzata spesso per assemblare parallelamente due pannelli formanti un cassone, come per i piani di scrivania ed i rivestimenti non soggetti a sollecitazioni. Non assemblate i pezzi del falso telaio tra di loro, ma ai due pannel- C li: l’insieme costituisce cosi una struttura tamburata, con tutti i pezzi che si consolidano a vicenda. Per evitare l’eccessiva sonorità della struttura, è consigliabile in quest’ultimo caso riempire lo spazio vuoto tra i due pannelli (anima) con materiale insonorizzante, come l’apposito cartoncino a nido d’ape.
I metodi per realizzare i rinforzi dei pannelli sono svariati, come potete vedere da alcuni esempi riportati a fianco.
Telai di mobili
Gli armadi, le dispense, le credenze o altri mobili simili, sono realizzati con telai tamburati. Questi telai sono costituiti da un certo numero di montanti e di traverse che formano la struttura di insieme. In pratica, si costruiscono separatamente le varie parti del telaio, che vengono assemblate prima di fissare i pannelli.
Per esempio, per costruire un mobiletto da sistemare sotto il lavello, si inizia assemblando i due telai dei lati (costituiti semplicemente da due montanti e da due traverse). In seguito, si applica una cornice che collega la struttura alla parte inferiore del lavello.
Per le antine si adotta lo stesso procedimento, con telai tamburati incernierati ai montanti laterali della struttura. Per i telai di maggiori dimensioni, è opportuno praticare nello spessore inferiore piccoli fori per compensare le variazioni di calore e umidità.
I compensati di rivestimento vanno incollati solo lungo il perimetro del telaio.
Muri
Per la loro natura, i muri non sono quasi mai perfettamente regolari, e specialmente nelle abitazioni di una certa età, si possono riscontrare pareti ondulate, rigonfiate o comunque con andamento irregolare.
Risulta essere quindi necessario applicare due tavole di mascheratura, una per fiancata del mobile ed impiallacciate o verniciate similmente, perfettamente a piombo del lato esterno e sagomate dal lato parete.
Per eseguire la sagomatura (da effettuarsi prima dell’applicazione sul mobile) dovrete posizionare, in modo perfettamente verticale, le due tavole nel punto esatto previsto per le due fiancate del mobile, e distanziate dal muro di qualche centimetro. Successivamente, con l’ausilio di un blocchetto di legno, munito di una matita all’estremità e fatto scorrere a contatto della parete. riporterete le sue irregolarità sulle tavole. Una volta ritagliate le tavole ed applicate ai fianchi del mobile, questi aderirà perfettamente alla parete.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.