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La piallatura è destinata a levigare e spianare il legno. Questa operazione è relativamente difficile e a volte faticosa, se si usa una pialla manuale.
La pialla elettrica facilita molto le cose.
Una volta tagliati, i legni presentano delle facce e degli angoli più o meno regolari. Prima di metterli in opera assemblandoli, occorre quindi levigarli, vale a dire sgrossarli: questa operazione mira ad ottenere delle facce piane e gli angoli desiderati tra le varie facce a vista. Tradizionalmente, si esegue con quelli che si definiscono utensili per affilatura, poiché sono formati da un fusto di legno duro che guida un ferro tagliente inclinato: la pialla, il piallone e la sponderuola.
La pialla elettrica sostituisce questi diversi utensili manuali e consente di lavorare molto più rapidamente. A dire il vero, non si tratta di un utensile polivalente, anche se è in grado di effettuare dei lavori molto diversi (scanalature, smussature, spianature). Si tratta di un utensile molto semplice: un motore elettrico, avente una potenza tra 700 e 900 watt, muove un tamburo portautensile che gira (a vuoto) a 10.000 o 14.000 g/min.
La pialla elettrica è prima di tutto utilizzata per levigare le facce: lo spessore dei trucioli (vale a dire la presa sul legno) è regolabile, a seconda del legno che si lavora. La larghezza della piallatura è in genere di 82 mm, anche se in alcuni modelli è maggiore. Si tratta di un utensile piuttosto leggero (3 o 4 kg) che può anche essere utilizzato in postazione fissa.
Ultimo aggiornamento 2024-11-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Regolazione
In una pialla manuale, la regolazione del ferro è piuttosto delicata (si colpisce con il mazzuolo per le pialle in legno o si regolano delle viti per gli utensili metallici). Al contrario, sulla pialla elettrica, una volta montato il ferro sul portautensili, la regolazione è molto semplice. Basta infatti manovrare un comando situato vicino all’impugnatura; la regolazione può in tal modo essere modificata durante la piallatura, senza interruzioni nel funzionamento. Nella maggioranza delle pialle destinate agli hobbisti la profondità di taglio è regolabile da 0 a 3 mm (2 mm per gli utensili più leggeri). Un sistema elettronico assicura una velocità di taglio costante. sia che la presa del legno sia di 0,5 che di 3 mm. Regolerete lo spessore dei trucioli in funzione della rettifica da apportare ai pezzi nonché della durezza del legno. Allo stesso modo, si può regolare la profondità delle scanalature. In alcuni modelli, questa profondità è illimitata (dopo aver smontato la protezione, l’utensile funziona come una sponderuola manuale). Inoltre, in numerosi modelli, potrete dirigere lo scarico dei trucioli sulla sinistra o sulla destra, il che si rivela utile per i mancini ma anche quando si lavora in angoli difficili. Questi trucioli possono essere recuperati in un sacchetto apposito che si fissa sull’espulsore (si può anche collegare ad un gruppo di aspirazione da laboratorio).
Levigatura
La pialla elettrica, come quella manuale, serve prima di tutto a levigare le facce a vista dei pezzi di legno, vale a dire a renderle piane, e a mettere gli angoli in squadra. Effettuerete questo lavoro dopo aver regolato la profondità di taglio. La pialla si tiene in genere con due mani: la sinistra tiene l’impugnatura dove si trova il grilletto, e la destra tiene la manopola sulla punta dell’utensile per guidare l’avanzamento. Non è necessario premere molto, perché la pialla lavora da sola e presenta una grande stabilità grazie alla larghezza della suola. Si pialla parallelamente alle fibre del legno e sempre nello stesso senso. Tuttavia, vicino ai bordi, è meglio spingere l’utensile di sbieco per evitare di arrotondare il legno.
Sul bordo
In falegnameria, la piallatura di un bordo è considerata un’operazione piuttosto delicata perché si rischia di arrotondarlo. In questo caso, la pialla elettrica si rivela particolarmente utile, in quanto permette di piallare a squadra con precisione, anche sui bordi molto stretti. Utilizzerete la guida parallela, un accessorio (a volte fornito come optional, a volte venduto con l’utensile) praticamente indispensabile; si fissa rapidamente sulla suola dell’utensile e consente di premere su una faccia a vista per piallare il bordo. In linea di massima, le guide laterali hanno un’inclinazione regolabile che consente di smussare, piallatura fino a 45 gradi. Per piallare, occorre fissare il pezzo tra le ganasce della morsa e tenere la pialla perfettamente orizzontale. Con questo utilizzo, l’utensile si rivela particolarmente pratico per livellare i bordi di porte e finestre.
Smussatura
Nella costruzione di mobili si è spesso costretti a smussare gli spigoli delle facce a vista, per poterli poi arrotondare; in tal modo, gli angoli resistono meglio agli urti e si rischia meno di ferirsi. Queste smussature possono essere realizzate facilmente tramite la pialla elettrica, grazie alla scanalatura a V della parte anteriore della suola. Prima di tutto si regola lo spessore della presa sul legno in funzione della larghezza desiderata per la smussatura. Quindi si pone la scanalatura sullo spigolo ad una estremità, e si spinge la pialla tenendola a 45° con due mani. L’operazione si esegue rapidamente e il bordo risulta smussato a 45 gradi regolarmente. Per arrotondare si utilizza quindi la carta vetrata.
Scanalature
La pialla elettrica consente di scanalare tanto precisamente quanto con una fresatrice dotata di fresa. Lavora quindi come una sponderuola in quanto l’apertura della suola, dove passa il ferro (la luce), sbocca sul lato. Si può scanalare sul bordo o sulla faccia a vista, regolando con precisione la profondità grazie ad un fermo laterale. Inizierete regolando questo fermo di profondità in funzione della scanalatura da realizzare. Per scavare in profondità si effettuano diversi passaggi, regolando progressivamente la profondità (il fermo si sposta rapidamente). La pialla è sempre dotata di guida laterale che poggia sulla faccia a vista o sul bordo del pezzo.
Profondità illimitata
In alcuni modelli, è possibile eseguire scanalature ad una profondità illimitata, poiché la protezione è retrattile (il portautensili risulta quindi perfettamente libero). Quando il lavoro è terminato, la protezione si riposiziona automaticamente, il che garantisce la sicurezza dell’utilizzatore. Questa possibilità può essere interessante quando si lavorano grandi pezzi di legno. Nel campo della falegnameria classica è però piuttosto raro dover realizzare delle scanalature aventi una profondità superiore a 20 mm.
Tenuta della pialla
Per eseguire una scanalatura, è sempre meglio appoggiare la guida laterale della pialla sulla faccia a vista piuttosto che sul bordo, per una migliore stabilità. Metterete quindi il pezzo tra le ganasce della morsa, in modo che il bordo sia orizzontale. Tuttavia, potete scanalare in qualsiasi posizione, basta che teniate saldamente l’utensile, cosa piuttosto facile dato lo scarso peso. Guiderete la pialla tenendola con due mani.
Ferri normali e ferri rustici
I ferri delle pialle elettriche sono in acciaio rapido o in acciaio al carburo. I primi sono destinati a tutti i legni masselli, siano essi teneri, semiduri o duri.
I ferri al carburo sono nettamente più robusti e consentono di lavorare tutti i derivati del legno, in particolare quelli che contengono delle resine, come il truciolato. I ferri in acciaio rapido devono essere affilati piuttosto spesso, al contrario di quelli al carburo che sono però decisamente più costosi. In generale, i fabbricanti forniscono la pialla con lame di acciaio al carburo e i ferri sono reversibili.
Il montaggio si esegue senza difficoltà: è sufficiente smontare il tamburo e inserire il ferro nella scanalatura.
Esistono anche dei ferri al carburo o in acciaio rapido dotati di una scanalatura tagliatrucioli; sono destinati agli apparecchi collegati ad un gruppo di aspirazione che lavora meglio con trucioli piccoli. I ferri ad effetto rustico sono destinati a conferire al legno una superficie in rilievo e si utilizzano per decorare le facce a vista.
Finitura
La finitura che segue la sgrossatura si effettua con una rasiera. Si tratta di una sottile lama rettangolare in acciaio temprato semiduro. Si affila con la mola per conferirle il filo morto, vale a dire una striscia sottile di metallo su tutta la lunghezza del bordo, grazie al quale quest’ultimo incide il legno. Si passa la rasiera nel senso delle fibre per conferire un bell’aspetto alla faccia a vista. L’affilatura di una rasiera è difficile, perché il filo morto deve essere perfettamente regolare. L’utensile deve produrre una segatura fine, identica per tutta la sua larghezza. Questa finitura viene completata con la carta vetrata.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.