Il mosaico di legno è un’arte affascinante che ha conosciuto il suo apogeo nell’ebanisteria del XVIII secolo.
Senza pretendere di avvicinarsi all’abilità creatrice dei grandi intarsiatori, cerchiamo di scoprire anche noi questa tecnica artistica.
È stato André Charles Boulle, che lavorava per il Re Sole, a portare la tecnica dell’intarsio ai massimi livelli, utilizzando l’ebano, la tartaruga, l’avorio ed il rame. Tuttavia, quest’arte era già praticata dagli antichi, soprattutto in Oriente. sotto forma d’incastro: si intagliava il legno del mobile o l’impiallacciatura con la sgorbia o con lo scalpello, per poi inserire dei pezzi di legno di colore particolare o materiali preziosi. Boulle ha sviluppato l’arte dell’intarsio propriamente detta, in cui tutte le parti, sia il fondo che i disegni, sono incollate. L’intarsiatore disegna il motivo e lo riporta su un pacchetto di fogli di impiallacciatura e poi ritaglia il disegno, seguendo i contorni, con un seghetto. Dopo l’assemblaggio, ottiene cosi due o più composizioni simili per disegno, ma di colori opposti, intarsio sulla facciata e in controparte. Possono anche essere abbellite con diverse materie preziose, quali la madreperla, l’avorio, la tartaruga, ma anche con metalli quali il rame, lo stagno o l’argento.
Il tipo di intarsio che vi proponiamo di realizzare è molto più semplice, poiché si tratta di tagliare uno ad uno tutti i fogli di impiallacciatura. per poi assemblarli ed incollarli come se si trattasse di un puzzle. Non utilizzate la sega tipica dell’intarsiatore, poiché è difficile da maneggiare, ma piuttosto un buon cutter, decisamente più maneggevole. Otterrete degli intarsi molto decorativi che potrete incorniciare ed appendere al muro o incollare su qualche mobile (ante di armadi, top di tavolini). Quando vi sarete impratichiti con l’uso dei fogli di impiallacciatura ed avrete raggiunto una notevole precisione nel taglio, potrete intraprendere lavori decisamente più impegnativi.
Taglio dei particolari e finitura
In una prima fase della realizzazione, si tiene conto soltanto delle linee essenziali della composizione e si trascurano i dettagli. Ecco perché nel disegno che vi abbiamo mostrato abbiamo tagliato prima di tutto i pezzi che formano il cielo, il gruppo marrone delle montagne, le strisce parallele dei campi e le foglie in primo piano (a sinistra). Quando avrete tagliato ed assemblato tutti questi pezzi principali, potrete occuparvi dei dettagli che, nel disegno sopraindicato, costituiscono gli alberi, la siepe, la chiesa, ecc. Riportate questi dettagli, spianando il disegno, come avete fatto prima. Questa volta però, eseguite il tracciato sul legno, non più sul cartone. Tagliate con il cutter e sollevate il pezzo. In questo modo, avrete aperto una finestrella nell’intarsio. Fatevi scivolare sotto un foglio di impiallacciatura di un colore adatto, disponendo correttamente la venatura. Tagliate il pezzo dal foglio di impiallacciatura seguendo i contorni della finestrella. Come per tutti gli altri pezzi, applicate della colla sui bordi e inserite il pezzo nella sua sede. Procedete sempre nello stesso modo, aprendo di volta in volta una finestrella, per realizzare i dettagli successivi. Una volta terminata la composizione, tagliate i bordi servendovi di una riga, in modo da ottenere un rettangolo perfetto. Poi, aggiungete una striscia esterna, di un colore che si adatti a quelli della composizione per inquadrare il tutto. Infine, potrete incollare il vostro intarsio su un pannello di compensato e conservarlo così come è. Se invece lo volete usare per decorare un mobile, potrete inserirlo nel mobile o in un gruppo di intarsi. Nel primo caso, dovrete intagliare il legno massiccio con uno scalpello per il legno, per ricavare un fondo nel quale incollerete il rettangolo intarsiato. Se volete realizzare un piano di un tavolino tutto in intarsi, dovrete incollare con cura tutti i pezzi, uno dopo l’altro, stringendoli con un morsetto. Quindi applicherete una striscia di impiallacciatura sui bordi del piano del tavolino collegandola con cura ai bordi dell’intarsio. La finitura prevede una leggera levigatura per eliminare le piccole irregolarità. Utilizzate della carta vetrata a grana molto fine, seguendo la venatura dei diversi pezzi.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.