La pomiciatura, ossia la levigatura mediante la pietra pomice, serve e chiudere i pori del legno, rendendo la superficie liscia e compatta. Si tratta di un procedimento lungo e faticoso, che richiede attenzione e molta pazienza: è comunque sempre bene eseguirlo sui mobili nuovi, prima della lucidatura con la gommalacca.
Preparare la soluzione
Innanzitutto preparate la soluzione a base di gommalacca: versate in un recipiente la gommalacca e aggiungete l’alcol etilico. Per quanto riguarda le proporzioni tenete presente che per un etto di gommalacca servono almeno due litri di alcol e che, in generale, una soluzione più diluita allunga i tempi di lavorazione, ma consente una rifinitura più raffinata. Lasciate riposare per una giornata intera, in modo che la gommalacca si sciolga completamente. Quindi filtrate il composto con una calza di nylon, e procedete alla pomiciatura, scegliendo uno dei due metodi possibili: con pennello e tampone o solo con il tampone.
Pomiciare con pennello e tampone
Se decidete di usare pennello e tampone procedete in questo modo: servendovi di un pennello morbido spalmate della polvere finissima di pomice sull’intera superficie del mobile, quindi frizionate il legno con un tampone precedentemente bagnato nella soluzione a base di gommalacca, compiendo movimenti ampi e circolari senza insistere sullo stesso punto. Quando sentite un forte attrito, fate scivolare il tampone verso il bordo del mobile, prestando attenzione a non sollevarlo, in modo da evitare le bruciature.
Pomiciare con il tampone
Se invece scegliete di adoperare solo il tampone, ricordate di bagnare preventivamente nella soluzione a base di gommalacca il panno di lana che andrà a costituire la parte interna del tampone e di spolverarlo con una manciata di polvere finissima di pomice. Quindi chiudete il quadrato di lino che avvolge il panno di lana, e cominciate a frizionare il legno: disegnate ampi cerchi cercando di esercitare una certa forza e mantenendo la pressione costante.
Ripetere l’applicazione L’operazione di pomiciatura va ripetuta più di una volta, fino a che, osservando il mobile in controluce, la superficie non vi apparirà perfettamente levigata. Infine aspettate che il legno asciughi e procedete alla lucidatura.
Come si realizza un tampone
Ecco come procedere per realizzare un tampone. Ritagliate un quadrato di tela di lino bianco, possibilmente morbida e a trama fitta, e inseritevi all’interno il panno di lana ripiegato più volte, che andrà a costituire il nucleo centrale del tampone. Appallottolate il panno di lana così da imprimere al tampone una forma il più possibile rotondeggiante. Quindi chiudete la tela di lino utilizzando dello spago, e infine attorcigliatene la parte superiore e avvolgetela stringendola saldamente con del nastro adesivo. Ricordate che le dimensioni del tampone dipendono dalla superficie su cui dovete lavorare: usate un tampone piccolo per gli intagli, i frontalini dei cassetti, e le fasce sottili; un tampone più grande per i ripiani di tavoli e comò, e le fasce larghe.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.