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Due pezzi assemblati ad angolo formano un angolo retto, ma a tale scopo dovrete in precedenza tagliarli a 45°. Gli assemblaggi ad angolo non devono essere sottoposti a grandi sollecitazioni, per cui dovrete utilizzarli solo per piccole realizzazioni. Tuttavia, potrete rinforzarli con spine o linguette.
Gli assemblaggi ad angolo vengono impiegati soprattutto per la loro eleganza, oltre ad essere tra i più semplici assemblaggi di falegnameria. Quando l’estetica non è importante, potrete rinforzare l’assemblaggio con l’ausilio di speciali staffe metalliche avvitate a sporgere o incastrate nel legno. La precisione del taglio, che otterrete grazie a un tracciato corretto ed all’impiego di una
sega a dorso, determina la riuscita dell’assemblaggio. Dovrete anche utilizzare una cassetta per ugnatura, le cui scanalature permetteranno di guidare la lama della sega, o una guida per il taglio. In entrambi i casi, è fondamentale tenere ben saldi la guida e i pezzi che segate. Una volta segati gli elementi, effettuerete l’assemblaggio incollandoli con colla vinilica. Durante il tempo di presa, manterrete serrati i pezzi in contatto con dei sergenti o dei morsetti angolari. Infine, è consigliabile consolidare l’assemblaggio con l’ausilio di chiodini (uno o due secondo lo spessore del legno) senza testa, che incasserete nel legno per non deturpare l’assemblaggio.
MATERIALE NECESSARIO
Utensili
Sega a dorso
Guida per il taglio o cassetta per ugnatura
Sergente
Morsetti angolari
Pialla
Raspa
Martello
Punzone
Mazzuolo
Prodotti
Modanature o listelli
Zeppe
Colla acetovinilica
Chiodi senza testa
Passo dopo passo
Segate le lunghezze di modanatura o di listello necessarie
Riportate i punti di riferimento per la posizione di ogni pezzo che verrà assemblato
Tagliate ad angolo (a 45°) ciascuna estremità di ogni pezzo, servendovi di una cassetta per ugnatura odi una guida per il taglio
Pareggiate i tagli con la pialla o la raspa
Applicate la colla e assemblate, serrando i pezzi sino alla presa della colla
Rinforzate gli assemblaggi con dei chiodini
Se la cornice deve sostenere un carico rilevante, rinforzatela mediante spine, staffe, linguette o squadre metalliche avvitate
Infine carteggiate, stuccate e verniciate
Segare
Qualunque sia il tipo di assemblaggio ad angolo previsto (semplice, con spine, o con linguette) dovrete cominciare con il segare i pezzi a 45°. Tale operazione sembra semplice, ma a volte la realizzazione dell’assemblaggio non riesce proprio perché essa non è stata svolta in modo corretto. Naturalmente. la prima cosa da fare consiste nel tracciare con precisione la linea di taglio. Escludete però la possibilità di segare direttamente “a mano libera”: nemmeno una grande esperienza garantirebbe la riuscita. Servitevi invece di guide apposite (cassetta per ugnatura o guida per il taglio) mantenute saldamente sul banco mentre segate. Utilizzate una sega a dentatura fine (sega a dorso).
Pareggiare
Per fare in modo che l’assemblaggio riesca, i tagli dovranno essere perfettamente netti. È però sempre possibile che il taglio risulti mal eseguito e che dobbiate perciò rettificarlo. Capita anche che non presenti una superficie totalmente piana, il che costituisce un ostacolo per il contatto tra i due pezzi. Infine, nel corso della segatura potranno prodursi delle schegge: in tal caso a volte basta passare la carta vetrata.
Se l’errore è rilevante, rettificherete il taglio con una raspa o una pialla. Iniziate con il porre a contatto i due pezzi da assemblare per rendervi conto del lavoro che vi attende.
Qualunque sia l’utensile che dovrete utilizzare, il suo uso rischia di fessura-re il legno vicino alle coste; dovrete predisporre un sistema di zeppe in quei punti, zeppe che assorbiranno i colpi dell’utensile, impedendo così le spaccature.
Vista l’inclinazione (a 45°) del pezzo di legno da piallare, dovrete tagliare le zeppe secondo lo stesso angolo. Le disporrete poi come è mostrato nella foto. La difficoltà consiste nel mantenerle così: unite il pezzo di legno da regolare e la zeppa che vi si appoggia su di un lato e posateli su un piano inclinato, (la seconda zeppa), la cui costa è stata tagliata ad angolo per per mettere il passaggio della pialla o della raspa.
Serrare
Assemblate i quattro lati segati ad angolo di una cornice incollandoli. A tale scopo, utilizzate della colla acetovinilica. Mentre la colla si essicca, dovrete mantenere la cornice accuratamente serrata agli angoli.
Per questa operazione esistono diversi utensili: i morsetti a nastro, grazie ai quali potrete mantenere insieme i quattro lati della cornice mediante un cordone che vi gira intorno; i morsetti a squadra, di cui potrete regolare la larghezza delle gole secondo quella delle modanature (foto sotto); ed infine le pinze a gancio (foto sopra).
Serrando, la colla sborderà: asciugatela subito.
Rinforzi
Gli assemblaggi ad angolo non sono molto solidi, per il fatto che i pezzi di legno sono semplicemente a contatto, senza penetrare l’uno nell’altro come nel caso di un assemblaggio a tenone e mortasa. Inoltre, una volta realizzata l’intelaiatura, su ogni lato si esercitano tensioni permanenti che tendono a separare i pezzi uniti. Di conseguenza, dovrete evitare che l’assemblaggio si rompa, il che non può essere assicurato solo dalla colla. A tale scopo potrete utilizzare diversi mezzi, che dovrete scegliere in funzione della resistenza e dell’aspetto che volete ottenere.
Assemblaggio colla chiodi
Anche se la cornice deve servire come
una semplice incorniciatura a giorno, che non necessita di una grande resistenza, è indispensabile rinforzare gli assemblaggi ad angolo, incollati ai quattro spigoli, con dei chiodini. Utilizzate preferibilmente chiodi fini senza testa, che potrete poi far sparire facilmente nel legno con l’ausilio di un punzone. È un lavoro più complesso di quanto non sembri, dato che i chiodi dovranno essere infissi ben diritti e senza disarticolare l’assemblaggio.
Squadrette avvitate
La resistenza dei rinforzi di assemblaggio deve essere proporzionata al peso dell’oggetto incorniciato. La ferramenta ci mette a disposizione squadrette metalliche di vario tipo che permettono di dare una perfetta solidità all’assemblaggio. Secondo la loro forma, avviterete questi elementi metallici a cavallo dell’angolo o nell’angolo interno. Per non rovinare l’estetica, sistemateli dietro la cornice, dove non si noteranno. Installate i rinforzi metallici di assemblaggio sulla superficie o incastrati. Nel primo caso, basta posizionarli bene in modo che le viti non siano infisse troppo vicino ai bordi del legno che rischia di scheggiarsi sotto la pressione della vite.
Segnate le posizioni delle viti e praticate i fori con il succhiello. Per contro. volendo incastrare le squadrette, dovrete preparare il loro alloggio intagliando il legno per mezzo di uno scalpello.
Spine
Le spine sono piccoli perni di legno scanalati che assicurano l’unione dei due pezzi nei quali li infiggerete. Si tratta quindi di rinforzi invisibili che si possono utilizzare in parecchi assemblaggi. La sistemazione delle spine implica una foratura molto precisa dei pezzi, poiché i fori dovranno trovarsi esattamente di fronte da un elemento all’altro. La profondità dei fori è uguale alla metà della lunghezza della spina e il loro diametro è leggermente inferiore a quello della spina, per introdurla forzando. Le spine e le sezioni dei profili vanno incollate prima di unirle. Per facilitare l’introduzione delle spine, conviene smussare leggermente l’estremità.
Assemblaggio a angolo rinforzato
n un quadro, l’interesse non è limitato all’oggetto che si valorizza. Esso concerne anche la cornice stessa, per la quale utilizzerete la modanatura o il legno appropriati.
L’assemblaggio ad angolo è l’unico consigliabile nella realizzazione di una cornice, dove estetica e sobrietà sono di rigore. Tuttavia, la sua scarsa resistenza può a volte costituire un inconveniente. In questo caso, é senz’altro consigliabile procedere al suo rinforzo. Abbiamo già visto vari mezzi per rinforzare un assemblaggio ad angolo. Eccone altri, molto efficaci e totalmente invisibili una volta installati. Chiusura di un rinforzo con linguetta riportata. La profondità delle scanalature è uguale a metà della larghezza della linguetta.
Questo sistema consiste nell’inserire una linguetta nelle scanalature praticate in ciascun pezzo. Abbastanza difficile da realizzare, questo rinforzo di assemblaggio assicura però una eccellente resistenza.
Le scanalature sono aperte con la fresa o con la pialla a incorsatoio, su una profondità corrispondente a metà della larghezza della linguetta. Tagliate quest’ultima da del compensato e inseritela nelle scanalature forzando leggermente, previa incollatura.
Chiavi
È un altro metodo per rinforzare l’assemblaggio. In termini tecnici, si chiama “chiave” un piccolo elemento, di poco spessore, che è inserito nel bordo del legno per bloccare i pezzi assemblati uno contro l’altro. Sistemerete quindi una chiave dopo aver unito i pezzi, in questo caso ad angolo. Scanalate con la sega a dentatura fine partendo dall’angolo esterno. Tagliate le chiavi, due o più secondo la larghezza sulla quale assemblate, in un foglio di legno sottile, dello stesso colore della cornice. Conficcate le chiavi, poi profilate e carteggiate con carta vetrata fine.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.