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Gli assemblaggi a tenoni multipli permettono di unire due pezzi sul bordo o all’estremità. Servono per la realizzazione di cassetti, cofanetti e cassapanche.
L’assemblaggio a tenoni multipli, parente degli assemblaggi a coda di rondine, è un’opera di vera e propria falegnameria, che richiede la padronanza totale della tecnica e gli utensili adatti. Per riassumere, si tratta di un assemblaggio simile all’incastro a tenone e mortasa, e di conseguenza saranno necessari lo stesso numero di tenoni e di intagli corrispondenti. È proprio a questo punto che potrete incontrare qualche difficoltà.
Meno complesso da realizzare rispetto all’assemblaggio a coda di rondine, ma anche meno resistente, l’assemblaggio a tenoni multipli permette di conferire una stabilità sufficiente ai mobili di cui unisce i lati. Imparate a realizzarlo prima di lanciarvi nella sua costruzione pratica.
Tracciato per i tenoni multipli
L’assemblaggio a tenoni multipli, per dare buoni risultati, esige un tracciato molto preciso. La difficoltà consiste nel dividere le estremità dei pezzi di legno da unire in una serie di tenoni e di intagli alternati che devono combaciare perfettamente da una tavola all’altra. Per ottenere un incastro perfetto, la larghezza dei tenoni deve essere uguale a quella degli intagli e la loro lunghezza deve corrispondere allo spessore del pezzo di legno. Infine, il tracciato dovrà essere realizzato solamente quando i pezzi di legno saranno stati accuratamente preparati, cioè tagliati e levigati.
Ripartizione in tenoni
Tutti i tenoni devono presentare la stessa larghezza. A seconda del tipo di mobile, i tenoni saranno più o meno distanti. ma sempre abbastanza vicini per potere conferire una buona solidità all’assemblaggio. Per esempio, per una tavola di legno con una larghezza di 15 cm e uno spessore di 3 cm, la larghezza di un tenone e quindi quella dello spazio compreso tra due tenoni, sarà di 3 cm. Due tenoni più ravvicinati non permetterebbero all’assemblaggio di avere una maggiore stabilità. Una disposizione simile, al massimo, conferirebbe un aspetto più estetico alla realizzazione: questa soluzione potrà essere utilizzata se gli assemblaggi dovranno rimanere visibili.
Tracciato
La precisione del tracciato è la condizione essenziale per la sua riuscita. Questa fase non dovrebbe presentare alcuna difficoltà. Avrete bisogno di un truschino, di una squadra, di un righello, di una punta e di una matita. Cominciate a verificare se l’estremità ed i lati del pezzo di legno sono ben in squadra. In seguito, numerate ciascun elemento della costruzione per poter stabilire la loro posizione nell’assemblaggio. Regolate il truschino sullo spessore del legno e riportate questa misura spostando l’utensile tenendolo appoggiato contro l’estremità del pezzo di legno: la punta segnerà il legno, determinando cosi la lunghezza delle code. Per realizzare questo primo tracciato, potrete anche utilizzare uno dei due pezzi di legno, spostandolo sul bordo dell’altro: accostandolo al bordo della tavola sulla quale deve essere effettuato l’incastro, vi servirà da guida contro cui spostare la punta per il tracciato. Dividete, in seguito, la larghezza del pezzo di legno a seconda della divisione desiderata. Stabilite i punti di riferimento all’estremità ed in seguito realizzate il tracciato servendovi della squadra e della punta. Fisserete così i lati dei tenoni in posizione rigorosamente parallela. Tratteggiate immediatamente, con la matita, le parti da eliminare, per evitare brutte sorprese. Uno dei pezzi di legno presenterà un numero di tenoni pari e l’altro dispari, come potete constatare dagli schemi qui a fianco. Comunque, non è necessario, per il momento, tracciare i tenoni sul secondo pezzo. Un trucchetto da sfruttare consiste nel servirsi del primo pezzo di legno intagliato come sagoma che, appoggiata contro il secondo, permetterà di creare un tracciato molto preciso. Dopo aver effettuato il tracciato sul bordo a vista, riportatelo prima di tutto sull’estremità del primo pezzo di legno e poi sulla seconda faccia. È indispensabile a questo punto utilizzare la squadra.
Taglio
In primo luogo, il pezzo di legno deve essere solidamente tenuto in posizione verticale e ad una buona altezza tra le ganasce di una morsa. Questo vi permetterà di segare con tutta la precisione necessaria e senza fare fatica. Dovrete utilizzare una sega a dorso, la cui dentatura fine vi permetterà di ottenere risultati migliori. Infine, lavorerete sempre appoggiando la lama della sega sul lato di scarto, cioè la parte precedentemente tratteggiata. Altrimenti, la larghezza del tenone sarà privata dello spessore del tratto di sega, per quanto fine esso sia.
Come segare
Il tratto con la sega dovrebbe essere utilizzato per cominciare a formare i tenoni e a liberare gli intagli intermedi. Cominciate a realizzarlo appoggiando la lama della sega sul tracciato e tirando l’utensile verso di voi. Per evitare che la sega scivoli, appoggiate l’unghia del pollice contro la lama, effettuando diversi passaggi fino a che la lama non penetri perfettamente nel legno. Cominciate allora a segare con un movimento di va e vieni. Riportate progressivamente la sega in posizione orizzontale, tenendola in posizione perpendicolare rispetto al pezzo di legno. Continuate in questo modo fino a quando non raggiungerete il tracciato che delimita la lunghezza dei tenoni. Fermatevi un po’ prima, anche se dovrete poi rifinire il taglio con lo scalpello.
Intaglio
L’intaglio si propone di rifinire la formazione dei tenoni. Consiste nel togliere tutte le parti tratteggiate con uno scalpello, che colpirete leggermente sul manico con un mazzuolo.
Lavorare con lo scalpello
Una buona tecnica servirebbe a poco senza un utensile in buone condizioni. La lama dello scalpello deve tagliare bene. Affilatela, se necessario, su una pietra ad olio. Inoltre, scegliete un utensile la cui larghezza di lama corrisponda alla larghezza dell’intaglio.
Appoggiate il pezzo di legno in posizione piatta, su una superficie che non tema di essere danneggiata da un colpo maldestro di scalpello, o frapponete un pezzetto di scarto tra il banco ed il legno. Cominciate a realizzare l’intaglio partendo dal fondo, tenendo lo scalpello leggermente inclinato. Lavorate liberando un piccolo truciolo ad ogni colpo, piuttosto che procedere con colpi più consistenti rischiando di scheggiare il legno. Tenete l’utensile con il dorso rivolto verso di voi, con una mano, mentre con l’altra mano terrete il mazzuolo.
Intagli regolari
Quando avrete scavato a metà l’intaglio, partendo dall’estremità del pezzo di legno e con un’inclinazione di 45° circa, finite di liberarlo, dopo aver girato il pezzo di legno, procedendo come sopra. Questa tecnica è l’unica che possa permettevi di non oltrepassare il tratto che delimita il fondo dell’intaglio.
Intagliare a macchina
L’impiego di una sagoma di fresatura si rivela molto pratico per la realizzazione degli assemblaggi a tenoni multipli, come per quelli a coda di rondine. Si tratta di un dispositivo che si monta sul mandrino del trapano: dotato di una fresa adatta, permette di realizzare gli intagli voluti seguendo una griglia fissata contro il pezzo di legno da lavorare. Questa griglia, o sagoma di fresatura, serve anche nel medesimo tempo da morsetto, permettendo di fissare il pezzo di legno contro il banco. Basterà, a questo punto, spostare la f resa, mossa dal motore del trapano, all’interno della griglia per realizzare gli intagli. Preparate il secondo pezzo di legno ed in seguito eliminate i trucioli con una raspa di piccole dimensioni o con la carta vetrata. Procedete prima di tutto con un assemblaggio a secco e, se necessario, rettificate con uno scalpello, poi con la carta vetrata. Non è male che l’assemblaggio risulti leggermente forzato. Per finire, incollate con una colla acetovinilica e assemblate i due pezzi di legno con un mazzuolo.
Realizzare un vassoio per la prima colazione
Ecco un’idea per mettere in pratica le vostre nuove conoscenze: un vassoio in legno per sparecchiare la tavola o per servire la prima colazione. Non deve certo sostenere pesi incredibili, ma deve essere in ogni caso abbastanza resistente. I lati di questo vassoio sono assemblati a tenoni multipli, un metodo di incastro più solido e più estetico rispetto ad un assemblaggio ad angolo incollato ed inchiodato. L’incastro a tenoni multipli negli angoli, rinforzato da un’incollatura, si dimostra, in questo caso, il più adatto. Per i lati, abbiamo utilizzato listelli di abete, con uno spessore di 13 mm e con una larghezza di 44 mm, per due di loro. Gli altri due, comprendenti i manici, sono realizzati con due listelli con una larghezza di 58 mm. Questa differenza è data dalla presenza dei manici, che impongono un taglio incurvato (vedere schema sotto). Realizzate i due manici insieme, riunendo i due lati, per ottenere una simmetria perfetta. Lo spessore del legno utilizzato determina la lunghezza dei tenoni, tre o quattro a seconda dei pezzi. Di conseguenza, i tenoni e gli intagli presenteranno una larghezza di 6 mm, tranne quelli che si trovano ad ogni estremità, che misurano 7 mm. Dopo la tracciatura, riunite gli elementi opposti e sagomateli insieme: guadagnerete tempo, ottenendo contemporaneamente una maggiore precisione.
Il maggiore interesse di questo vassoio è attribuibile al legno utilizzato per i lati. Così, anche i bordi della tavola del fondo devono essere invisibili. Affinché i lati del vassoio nascondano il fondo, fresateli su tutta la lunghezza e su una profondità che corrisponda allo spessore del fondo (4 mm). In questo modo, quest’ultimo sarà perfettamente incastrato negli intagli, rimanendo completamente invisibile.
Luca Detti
Luca Detti è un appassionato falegname e artigiano del legno, la cui dedizione per il suo mestiere si manifesta in ogni progetto che intraprende. Luca apprezza profondamente la falegnameria e vede in ogni opportunità un momento per crescere e migliorare. La sua ambizione è quella di eccellere nel suo campo, e la sua sete di conoscenza ed esperienza lo spinge a ampliare costantemente le sue capacità.






